I vini da dessert toscani raccontano le piccole grandi storie della nostra meravigliosa terra. Persone e percorsi che rendono il made in Tuscany un lusso mentale ed emotivo

1 / 4 – Vini da dessert toscani: dulcis in fundo

Vini da dessert toscani, tradizione consumata con il dolce

Non ti mettere in cammino se la bocca ‘un sa di vino“.

Non viaggiare se la bocca non sa di vino“, recita un proverbio della mia amata Toscana. E il mio viaggio parlerà del made in Tuscany che sa di vino, di colline rotonde, di cipressi lungo strade di campagne e di sole che tramonta sui vitigni silenziosi dopo una giornata di lavoro. Questo è il glamour della Toscana, il suo biglietto da visita. Il mio percorso parlerà dei vini da dessert toscani, quelli che fanno convivialità e riscaldano mente e cuore. Una grande tradizione, fatta di persone e storie, accompagna questi vini.

I vini liquorosi toscani sono prodotti tipici sempre presenti a un pranzo o cena che si rispetti, prodotti in varie zone della Toscana

Vini da dessert toscani, la risposta della terra al sole

Ansonica, vino da dessert maremmano

Il mio viaggio inizia a Grosseto, in Maremma. Sorrido, pensando che se mi avessero dato un soldo, da piccina per tutte le volte che ho sentito dire “Maremma” nella mia famiglia, a quest’ora sarei un Paperon de’ Paperoni con la gonna! Pinete e acque cristalline, sole e aria profumata ovunque. Mi fermo giusto il tempo di un caffè a casa di mio zio Duccio. “Duccio che beve il vinuccio” lo canzonavamo noi da piccoli perché trascorreva tutto il suo tempo perso tra i filari delle vigne. Naso rosso e mani grandi che conserva tutt’ora, mi dà un bicchierino (giusto un “cincinnino”) di Ansonica.

L’Ansonica è un vitigno bianco italiano. Conosciuto anche con i nomi di Inzolia (in siciliano) o Insolia, ha origini meridionali, ma è diffuso anche in altre regioni italiane come la nostra Toscana ed il Lazio, in particolar modo l’Isola d’Elba, l’Isola del Giglio e il Monte Argentario. Una seconda versione, sembra che abbia una lontana origine francese, sarà vero, forse risalente alla dominazione Normanna della Sicilia.

Tra i vini da dessert toscani, l’Ansonica ha un aroma sottile e penetrante, giallo con dei bellissimi riflessi ambrati. Deve essere giovane, mi dice lo zio. Infatti sopporta un leggero invecchiamento, massimo due o tre anni. Saluto portandomi dietro pezzi di infanzia e salumi incartati per il viaggio!

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