3 / 5 – Vini della Maremma grossetana: due celebri DOCG

Morellino di Scansano DOCG

Si tratta senza ombra di dubbio della bottiglia icona della zona. Ottenuto da uve Sangiovese – che qui viene chiamato Morellino – il Morellino di Scansano DOCG ha caratteristiche organolettiche che lo rendono un vino di alto pregio: dal colore rosso rubino, al naso è vinoso e fruttato, in bocca ha un bel tannino e una notevole spalla acida. Ormai celebre e in scalata anche all’estero, porta il nome dell’antico borgo toscano che gli ha dato vita, Scansano. Non è affar semplice trovare un Morellino di Scansano bio, ma noi di TP ci siamo riusciti. Si tratta di un’etichetta prodotta da Le Lupinaie che realizza un Morellino fresco, profumato e di medio corpo da uve 100% Sangiovese. Il suo nome? Biologicamente!

Per approfondire: I migliori vini vegani toscani

Bottiglie di vini della Maremma esposti in un'enoteca a Pitigliano

Montecucco DOCG

Con questa denominazione ci spostiamo sul versante caratterizzato dall’imponente Monte Amiata, dove i vini prodotti sono contraddistinti da una maggiore mineralità e da spiccati sentori di pietra focaia, data l’origine vulcanica del terreno. La Montecucco DOCG richiede un utilizzo del Sangiovese di almeno un 90%, e sia la tipologia Rosso che la Riserva prevedono un passaggio in legno. Profumi di piccoli frutti rossi, viole, e delicate spezie caratterizzano il bouquet di quello che è un vino eccellente. Provate il 100% Sangiovese dell’Azienda Poderi Borselli che dopo 12 mesi in tonneau affina 4 mesi in bottiglia. Il suo nome è Marracone, luogo dove sono ubicate le viti, un piccolo cru del podere. Si narra che Marracone fosse un cavaliere a cui è stata dedicata l’etichetta.

Tra i vini della Maremma troviamo anche 8 DOC. Le conosci? Scoprile a pagina 4.

Informazioni sull'autore

Martina Tanganelli
Wine blogger and Ambassador of Tuscany
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