2 / 4 – Vini della Val d’Orcia: a Montalcino, oltre il Brunello, scopriamo Rosso e Moscadello

Il Rosso di Montalcino Doc

Noto come il fratello minore del Brunello, la Rosso di Montalcino Doc ne è la denominazione cosiddetta di ricaduta. Nata nel 1983, è apprezzata per la fragranza e freschezza dei vini date sopratutto dagli aromi fruttati e dagli aromi secondari che si sviluppano durante la fermentazione. Ha un periodo di invecchiamento minimo di un anno di cui 6 mesi in botte e 6 in bottiglia. Vino da pronta beva, nell’affinare matura nei tannini e negli aromi.

Il Moscadello di Montalcino Doc

Doc ingiustamente dimenticata, arriva solo nel 1984 dopo secoli di glorie, appunto, cadute nell’oblio. Si hanno infatti tracce di coltivazione di uve prettamente bianche – trebbiano e malvasia soprattutto – nella stessa zona che oggi è votata ai grandi rossi sin dal 1500. È un dolce nettare, un vino liquoroso decantato da scrittori, artisti e studiosi. Ottenuto da uve moscato, oggi la Moscadello di Montalcino Doc viene prodotto in 50.000 bottiglie da pochi appassionati viticoltori in tre versioni: frizzante, tranquillo e vendemmia tardiva. Si tratta comunque di un vino dolce da consumarsi dunque a fine pasto.

Valle di Montalcino, Siena, vigneto di lusso e coltivazione di uve da vino, lavorazione e cura nella terra dei vini rossi e bianchi toscani come il Brunello di Montalcino DOCG, Italia

Tasting advisor: 2 aziende dove acquistare vini biologici di Montalcino

Collosorbo è la prima delle due aziende biologiche che vi consigliamo di visitare se potete, tanta la sua bellezza e il suo immenso affaccio sull’Amiata. E se non potete, provate a cercare i loro vini: non ve ne pentirete. A conduzione tutta al femminile, la Tenuta Collosorbo è di origini antichissime tanto da conservare anche una cantina etrusca tutt’oggi utilizzata per l’invecchiamento dei vini.

L’altra cantina che vi consigliamo è dove, tra le altre bottiglie, potrete assaggiare il prelibato Moscadello di Montalcino, la cui produzione è particolarmente di nicchia. Col d’Orcia è il nome della cantina: letteralmente significa collina che si affaccia sul fiume Orcia, il quale segna il confine Sud Ovest del territorio di produzione del Brunello di Montalcino. Azienda dunque intrinsecamente legata alla posizione dove sono piantati i vigneti, è impegnata nella produzione di vini esclusivamente biologici.

Proseguiamo la scoperta dei vini della Val d’Orcia con una Doc giovane e con il nome del territorio

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Martina Tanganelli
Wine blogger and Ambassador of Tuscany
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