Vini toscani d’élite per una collezione unica

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4 / 6 – Un IGT e un macerato del’isola del Giglio tra i vini toscani da avere in cantina

Un macerato gigliese di Bibi Graetz

Un nome, una legenda, quello di Bibi Graetz, mente eclettica, a tratti folle, di una creatività propria di un grande artista anche del vino. Qui ve lo proponiamo con un bianco strong, un Ansonica in purezza prodotto con uve coltivate in vigne che hanno 70-80 anni, sulla strepitosa quanto minuscola Isola del Giglio.

‘Gigliese’ macera 6 giorni a contatto con raspi e bucce, e 10 giorni senza bucce; la maturazione poi avviene in vasche di cemento. Un vino tutt’altro che banale, di cui vengono prodotte solamente 18 mila bottiglie all’anno. Mandorle, pompelmi, arance amare, frutta secca, note erbacee. Da servire sui 14 gradi per ammorbidire la percezione tannica ed esaltare le caratteristiche complessità dei profumi.

Per approfondire: Bibi Graetz: la splendida vendemmia 2020 nel nuovo “chateau in città”

Batar Querciabella Igt

Siamo con questa bottiglia davanti a uno dei grandi vini bianchi toscani che molto rapidamente ha saputo conquistare l’estero raggiungendo una fama internazionale senza precedenti. In pieno Chianti Classico, la cantina Querciabella dà origine a Batar, un grande vino bianco che degli storici rossi di massima qualità condivide la stessa potenza e lo stesso…prezzo!

È una bottiglia importante, per raffinate cene a base di tartufi e porcini, che si ispira a Bordeaux sia nei vitigni che nella tecnica. Uve accuratamente selezionate di Chardonnay e Pinot Bianco che dopo la fermentazione maturano pazientemente in barriques di legno francese per almeno 9 mesi. Ad elevage completato, il Batar affina qualche tempo in bottiglia prima di essere immesso sul mercato.

Nella prossima pagina andiamo da un’isola immersa nel blu fino all’entroterra pratese, alla scoperta di quali vini?

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Informazioni sull'autore

Martina Tanganelli

Wine blogger and Ambassador of Tuscany