4/6 Non va bene per il Chianti? Ottimo per gli spumanti!

Spumanti e trebbiano toscano: la rinascita del vitigno a bacca bianca

Nulla sembrava poter risollevare l’immagine di un vitigno che potenzialmente poteva essere sfruttato in ben altro modo. Silenziosamente e in punta di piedi gli enologi più alchemici cominciarono, seppur lentamente, a cambiare percezione. Ciò che accadde fu il considerare acidità ed esilità di carattere come un plus. Adattabile, resistente, non invadente, freschissimo: aggiungendo un pizzico di astuzia e creatività nel tempo il trebbiano Toscano è riuscito a far parlare di sé in modo finalmente più lusinghiero.

Un riscatto spumeggiante

Una categoria di vini dove le caratteristiche del trebbiano costituiscono un vero e proprio vantaggio è quella degli spumanti. L’intuizione di alcuni enologi da una parte e la crescente domanda di bollicine dall’altra, hanno portato a tentativi di spumantizzazione del trebbiano Toscano che di prova in prova hanno prodotto risultati notevoli.

Vino spumante viene versato in un bicchiere

Brusco ma non troppo

Dovete sapere che i nostri nonni si riferivano al trebbiano in purezza come a un ‘vin brusco’ tanto era la forza del suo carattere. Soltanto una gestione enologica attenta però può riuscire a esprimere al meglio l’identità di questo vitigno, esaltandolo nel suo slancio vigoroso ma capace di virtuosismi.

Spumanti con il trebbiano toscano: metodo Charmat e Classico

Spumantizzato sia col metodo Charmat che col metodo Classico, se vendemmiato in concomitanza alle uve a bacca rossa e quindi un pò in anticipo rispetto al suo ciclo biologico, il trebbiano mantiene una freschezza perfetta per la produzione di spumanti di qualità.

L’Erede della Tenuta Cupelli: trebbiano spumantizzato da provare

L’Erede della Tenuta Cupelli di San Miniato è un trebbiano spumantizzato che ci piace molto. Si tratta di un Metodo Classico Brut Millesimato disponibile anche in tipologia Riserva, per un minimo di 18 mesi il primo e 36 il secondo di maturazione sui lieviti.

Il nome la dice lunga: successore e custode di antiche tradizioni, recupero di una viticoltura passata per lungo tempo in sordina. Più floreale il primo, con profumi di frutta il secondo, entrambi perfetti con antipasti di terra e di mare, carni bianche e pesce, osate abbinandovi piatti a base di tartufo.

E infine diventa protagonista assoluto di una tipologia di vini: scoprili a pagina 5

Informazioni sull'autore

Martina Tanganelli
Wine blogger and Ambassador of Tuscany
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