2 / 3 – Un Vinitaly 2023 in grande spolvero, a livello pre-covid

Le voci soddisfatte degli “addetti ai lavori” toscani

Per il presidente dell’Uiv, Frescobaldi, è «un Vinitaly in grande spolvero», con tanto «traffico» e ottime prospettive, ad esempio per il ritorno dei buyer cinesi. La Cina, infatti, ha finalmente tolto le varie restrizioni oltre due mesi fa e adesso sono ripartiti alla grande. «Già stavano comprando, però non li vedevamo. Sono due anni che nessuno di noi va in Cina, ma il lavoro è andato avanti lo stesso e le prospettive per l’anno sono molto ottimistiche».

Donna che tiene in mano un bicchiere di vino rosso con un bellissimo paesaggio italiano sullo sfondo in una giornata di sole. Vista dalla finestra.

Molto soddisfatto della presenza cinese e dei riscontri commerciali anche Busi, il presidente del Consorzio Vino Chianti, che ha sollevato tuttavia una piccola critica costruttiva sulle difficoltà di ingresso e uscita dal quartiere fieristico.

Positivo pure il parere di Binda, direttore del Consorzio Bolgheri Doc, che ha parlato di livelli di presenze pre-Covid e di miglioramento della tipologia dei visitatori.

Anche Manetti, presidente del Consorzio Chianti Classico, ha constatato un’evoluzione positiva dei visitatori, che rendono la fiera sempre più adatta al business, apprezzando pure le visite di tanti ministri. Mentre Gori, la direttrice, oltre a ribadire l’importanza della corretta gestione del «marchio enologico più famoso del mondo», il Gallo Nero, spera che i vini della Gran Selezione del 2020, in commercio dal luglio 2023, possano portare il nome delle Unità geografiche aggiuntive in etichetta.

Per approfondire: Ma perché il Chianti Classico ha come simbolo il Gallo Nero?

Due bicchieri di vino rosso toscano biodinamico

Soddisfatte anche le voci delle istituzioni

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, e la vicepresidente con delega all’agricoltura, Stefania Saccardi, sottolineano che: “Per il 2023 si prospetta un nuovo record negli incassi per le esportazioni dei vini DOP che potrebbero attestarsi oltre i 690 milioni di euro (+7%). In volume invece, si registra una flessione del 3%, in linea con il risultato delle Dop nazionali. Insomma, siamo di fronte a numeri non facili da superare e neanche da mantenere, ma siamo convinti che il settore saprà dare ancora una volta il meglio di sé”.

La Vinitaly toscana un po’ più nel dettaglio? Scoprila a pagina 3

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