20 Aprile 2023 2023-04-18T11:28:58+02:00 Vinitaly 2023: come sono andati i vini toscani? TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: 3 / 3 – Vinitaly 2023: le grandi etichette toscane la fanno da padrone di casa Sua maestà il Brunello di Montalcino Per il Brunello grandi incontri e degustazioni delle 134 cantine per raccogliere i frutti di annate davvero incredibili, anche sotto il profilo economico: il 2022 si è infatti chiuso con un incremento delle vendite a valore del 18%, e con la variazione a volume a +7% sul pari periodo 2021. Ottimi segnali arrivano poi dall’enoturismo: nel 2022 le presenze nel borgo toscano hanno superato anche quelle degli anni d’oro del triennio pre-covid. Per approfondire: Enoturismo: la Toscana è stata leader del boom 2022 Il Chianti Classico e Il Nobile di Montepulciano Atro indiscusso protagonista della fiera veronese il celeberrimo Gallo Nero, che ha chiuso il 2022 con un fatturato di +17% rispetto al 2021, e addirittura +46% rispetto al 2020 (Osservatorio Maxidata). Il Consorzio Vino Chianti Classico ha partecipato a Vinitaly con uno stand di 164 metri quadrati dove è stato possibile degustare i vini di oltre cento aziende, per circa 200 etichette diverse, e visitare i 16 stand dei produttori che vi esponevano personalmente, puntando i riflettori soprattutto su un argomento particolare: il progetto delle Unità geografiche aggiuntive. Il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano, oltre a un serrato programma di degustazioni, ha presentato, tra l’altro, un progetto di ricerca – a cura dell’Università di Bologna – sui microbiomi che vivono a stretto contatto con le radici delle viti e nel terreno dei vigneti delle 12 Pievi. Per approfondire: San Giorgio a Lapi, ottimi vini tra Chianti Classico e Colli Senesi Bolgheri Di-vino Soddisfatto anche Riccardo Binda, direttore del Consorzio Bolgheri Doc, il Consorzio per la Tutela dei vini DOC Bolgheri e DOC Bolgheri Sassicaia, presieduto da Albiera Antinori e formato da 66 produttori i cui vigneti rappresentano oltre il 97% del totale. «In realtà per noi la Cina – afferma – non è ancora un mercato particolarmente rilevante, perché come quantitativi Bolgheri non produce molto e storicamente ci si affida a Stati Uniti, Svizzera, Germania, Canada. Sono questi i mercati forti. Quindi in Cina difficilmente le aziende entrano perché non hanno la massa critica». E per quanto riguarda i mercati forti, la denominazione continua ad avere successo e a riscuotere entusiasmo. Caro lettore, cara lettrice, se questo articolo ti è piaciuto potresti anche lasciarci un commento qui sotto, su FB, su IG, oppure condividerlo tramite il pulsante WhatsApp. Ma solo se ti va. Grazie di essere stato con noi. Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Condividi:FacebookXMi piace:Mi piace Caricamento... Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/vinitaly-2023-come-sono-andati-i-vini-toscani/" width="100%" count="on" num="3"]