3 / 5 – Val di Cornia tutta da scoprire

Il museo archeologico del territorio di Populonia

Il museo è posto all’interno del Palazzo Nuovo, nel centro storico di Piombino. Fu realizzato agli inizi dell’Ottocento per i regnanti Felice e Elisa Baciocchi, sorella di Napoleone, dentro la “Cittadella” fortificata, alla cui progettazione contribuì addirittura Leonardo Da Vinci.

Culturalmente e funzionalmente legato al Parco archeologico di Baratti e Populonia, il museo rappresenta il principale polo espositivo del Sistema dei Parchi della Val di Cornia, e illustra, attraverso suggestive ricostruzioni di paesaggi, attività e ambienti antichi, le trasformazioni legate al popolamento del promontorio dalla preistoria fino all’età moderna.

Il museo, che si estende su 1800 mq disposti su tre piani, ospita oltre 2.000 pezzi, tra manufatti preistorici, reperti provenienti dagli scavi delle necropoli etrusche di Populonia e del suo territorio, e materiali di epoca romana. Tra questi, la celeberrima Anfora d’argento, rinvenuta nel 1968 nel tratto di mare tra Baratti e San Vincenzo, oggetto di pregevolissima fattura e di grande valore artistico; oltre al bel Mosaico dei Pesci, di epoca romana. Il percorso proposto ha come chiave di lettura il rapporto storico tra uomo, territorio e risorse, fra le quali assume particolare rilievo il tema della produzione siderurgica antica e recente.

La Torre di Baratti a Populonia è una delle torri costiere della Val di Cornia

La Rocca San Silvestro

La Rocca di San Silvestro domina l’antico villaggio di minatori che tra il X e l’XI secolo lavoravano per i Conti della Gherardesca nei ricchi giacimenti di rame e piombo argentifero: l’attività estrattiva e la successiva lavorazione dei metalli erano finalizzate alla produzione di monete per le zecche di Lucca e Pisa. Noto in epoca medievale col nome di Rocca a Palmento, il borgo è stato definitivamente abbandonato nel Trecento, ma rivela ancora oggi l’organizzazione sociale ed economica della comunità che lo abitava: la chiesa, le case, l’area industriale e quella signorile offrono una preziosa testimonianza di come si viveva in un borgo minerario di quasi mille anni fa.

E i borghi della Val di Cornia? Scoprili a pagina 4

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