7 Febbraio 2022 2023-01-31T13:04:47+01:00 La Toscana oltre il Sangiovese – Parte 2 TuscanyPeople Martina Tanganelli Share: 5/5 Il Canaiolo Nero, il vino dei dies caniculares Canaiolo Nero Il Canaiolo nero è stato uno dei vitigni toscani autoctoni di maggiore diffusione, tanto che fino al XVIII° secolo la sua coltivazione superava quella del sangiovese. Il nome potrebbe derivare dai dies caniculares, i giorni di canicola tra luglio e agosto che coincidono con la maturazione dei suoi frutti. Oggi il canaiolo ha una produzione alquanto limitata alle zone di Pisa, Arezzo, Siena, Prato e Firenze. Viene utilizzato quasi esclusivamente in assemblaggio ad altre uve sopratutto per la produzione del Chianti. È una vera rarità trovarlo vinificato in purezza, e noi di TP ci siamo riusciti. La Fattoria Casabianca di Pian di Rocca a Siena esce con il Loccareto, un Toscana IGT rosso da canaiolo nero 100% che, dopo una fermentazione in acciaio, fa 12 mesi di legno e 6 mesi in bottiglia. Vino carico, intenso, cromaticamente vivo, che al naso presenta sentori di frutti rossi e spezie. Strutturato e allo stesso tempo elegante e raffinato, è persistente e gradevole per la freschezza di gusto e moderata alcolicità. Interessanti le note finali un pò amarognole. Ideale per chi preferisce i vini rossi anche sul pesce. La salsiccia toscana, una preparazione genuina e gustosa Cara tribù di TP, augurandoci di avervi incuriositi e di aver stimolato le vostre ricerche enologiche, fateci sapere se assaggerete alcuni di questi rari vitigni toscani autoctoni, lasciando un commento su Instagram o Facebook. Le immagini sono puramente illustrative Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreMartina TanganelliWine blogger and Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/vitigni-toscani-autoctoni/" width="100%" count="on" num="3"]