4 Ottobre 2019 2020-12-28T10:46:29+01:00 Via Volterrana, sull’antica via del sale: una delle strade più belle della Toscana TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: La Via Volterrana (o SP 4) è, insieme alla Via Francigena, una delle più antiche e più belle strade panoramiche della Toscana. Inizia a Firenze e, attraversando per oltre 60 chilometri le colline della Val di Pesa e della Val d’Elsa, raggiunge Volterra, uno dei più affascinanti borghi toscani. Lungo la via Volterrana: viaggio tra storia, splendida natura e borghi di rara bellezza La Via Volterrana, una delle più famose e conosciute strade in Toscana. Fino a circa metà degli Anni ’90 infatti, non esistendo ancora il tratto della superstrada FI-PI-LI che collegava Firenze a Livorno, veniva spessa utilizzata dai fiorentini per andare al mare sulla costa labronica. Nell’antichità invece, veniva utilizzata dagli Etruschi per unire Fiesole a Volterra poi, collegata al porto di Piombino, divenne “strada salaiola“, usata cioè per il trasporto del sale. Le antiche strade salaiole Oggigiorno appare strano dedicare una strada al trasporto del sale, ma fino a un paio di secoli fa ce n’erano molte in tutte le regioni italiane e non solo. Rappresentavano gli antichi percorsi utilizzati dai mercanti di sale marino, prezioso per la conservazione degli alimenti: la produzione di formaggio e insaccati, la carne, il pesce, e anche le olive, necessitavano di elevate quantità di sale. Così le attività artigianali come la concia delle pelli e la tintura. La Volterrana, così come in generale le antiche strade del sale, rappresenta un itinerario molto affascinante, pieni di spunti e di cose da vedere, da assaporare, tra paesaggi disegnati dalla storia e dal sapiente lavoro dell’uomo, esempio della sintesi armoniosa di geologia, geomorfologia, agricoltura, boschi e architetture. Il percorso della Via Volterrana: da Firenze a Montespertoli La Via Volterrana inizia a Firenze, presso la zona del Galluzzo, attraversa il fiume Greve, e inizia subito a salire sulle colline. Sulla sinistra si può ammirare la bellissima Certosa di Firenze, voluta da Niccolò Acciaioli, membro di una delle più importanti famiglie della città, risalente alla seconda metà del Trecento. All’interno vi sono conservate splendide opere del Pontormo, oltre che terrecotte e maioliche dei Della Robbia. La Volterrana, proseguendo, ridiscende nel paese di Cerbaia dove attraversa il fiume Pesa. Questa località, per l’incrocio con la strada che conduce a Empoli, era un luogo di sosta: vi si trovava un ospizio per viandanti che ha funzionato dal XVI secolo al 1751. Da Cerbaia si sale verso Montagnana per poi ridiscendere ancora, passando davanti al Castello di Montegufoni, nella valle del torrente Virginio e risalire verso Montespertoli. 👉 Leggi anche: La Certosa di Firenze: così lontana, così vicina Da Montespertoli a Castelfiorentino Nel 1190 Montespertoli vantava un mercato molto frequentato nei pressi della Chiesa di San Pietro in Mercato, alcune osterie e un ospitale per i pellegrini. Da Montespertoli, la strada, corre lungo i crinali delle colline, passando per l’abitato di Ortimino, e poi scende a Castelfiorentino. Situato tra la media Valle dell’Arno e il nord della Val dell’Elsa, tra Firenze, Pisa e Siena, all’incrocio della Via Francigena con la Via Volterrana, Castefiorentino era un “territorio di strada” anche nel Medioevo. Secondo alcune fonti, era qui che veniva riscosso un pedaggio presso il ponte sul fiume Elsa. Ricordate la famosa scena di “un fiorino” in Non ci resta che piangere? Qualcosa di simile. 👉 Leggi anche: Via Francigena: quando il cammino è in Toscana Via Volterrana: da Castelfiorentino a Colle Val d’Elsa Dopo aver lasciato sulla destra il bivio per Montaione, la Via Volterrana sale verso Gambassi Terme, antico borgo in posizione panoramica, incrociandosi con la variante di fondo valle della Via Francigena. Questa via, di origine longobarda, era un’arteria vitale di grande pellegrinaggio che attraversava tutta la Valdelsa e che collegava Roma col resto d’Europa. Più avanti, nei pressi della Pieve di Santa Maria a Chianni, intersecava la variante collinare della stessa via, ricordata nel viaggio del vescovo Sigerico di Canterbury avvenuto nel 990 d.c. Sul versante fiorentino, la Val d’Elsa prosegue verso Certaldo: il paese di Boccaccio e della cipolla “dolce”, borgo medievale di grande fascino – col maestoso Palazzo Pretorio, per secoli sede della giustizia –, ricco di eventi culturali. Da qui, attraverso la Via Francigena, si può fare una scappata a Siena o a Monteriggioni – raro esempio di architettura medievale integralmente conservato, con la sua splendida cinta muraria e le 14 torri quadrilatere – o a San Gimignano – altra perla toscana, Patrimonio dell’Unesco, testimonianza eccezionale di civiltà medievale, nota per le sue torri, oltre 70 nel Medioevo, e per la famosa Vernaccia. Da Colle Val d’Elsa a Volterra attraverso le Balze Proseguendo sulla Volterrana si arriva a Colle val d’Elsa, antico e dinamico centro manifatturiero che vanta una grande tradizione nella lavorazione del vetro, oggi patria della produzione del cristallo: vi si produce il 15% di quello mondiale e oltre il 95% di quello italiano. Dopo Colle val d’Elsa, la Volterrana assomma panorami di rara bellezza in ogni stagione, fino a giungere a Volterra, altra gemma preziosa, che si staglia su un colle alla confluenza fra la valle dei fiumi Cecina ed Era, nel suggestivo paesaggio delle Balze. La città fu una delle 12 lucumonie etrusche, anche se presenta un impianto urbano medievale – il cui cuore è Piazza dei Priori – totalmente racchiuso da mura ben conservate, che solo in parte ricalcano il tracciato di quelle etrusche. 👉 Leggi anche: Volterra o Velàthri? Gli Etruschi la conoscevano bene! Cosa vedere a Volterra Non può mancare una visita al Duomo, al Battistero e al Museo Etrusco Guarnacci , che raccoglie – oltre a materiali archeologici dalla preistoria all’età imperiale romana – quasi 600 urne cinerarie in tufo, alabastro e terracotta, provenienti dalle necropoli. Molto bella l’area archeologica di Vallebuona, coi resti del teatro e delle terme, e l’area del Parco Archeologico, coi resti dell’acropoli etrusco-romana. Dalle Balze di Volterra si può poi proseguire il viaggio fino a Larderello, alla Valle del Diavolo e ai suoi affascinanti soffioni boraciferi. Ma questa è un’altra storia. 📍PER APPROFONDIRE: 👉 I soffioni boraciferi di Larderello nella Valle del diavolo 👉 Ristorante Bistrot Lo Zero: naturale semplicità 👉 Toscana in moto: 5 percorsi da favola sulle due ruote La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/volterrana-strade-panoramiche-toscana/" width="100%" count="on" num="3"]