Weekend nella montagna toscana: 3 proposte da nord a sud

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6 / 7 – Weekend sulla montagna toscana alla scoperta del Casentino

Poppi e il suo magico castello

Altro paese annoverato tra i “Borghi più Belli d’Italia” per la sua armonia architettonica, Poppi è cinto da possenti mura. Di notevole impatto è la Torre dei Diavoli, che vive ancora della leggenda della Contessa Matelda, nobildonna lussuriosa che si narra si dedicasse a mortali giochi erotici.

Ma quel che è assolutamente da non perdere è il Castello dei Conti Guidi (XIII secolo), uno dei monumenti più visitati dell’intera provincia aretina. All’interno, di grande interesse sono la Biblioteca Rilliana, che conserva 25.000 volumi antichi, il Salone delle feste, l’alta torre da cui si godono splendidi panorami, e la cappella dei Conti Guidi, decorata da affreschi trecenteschi di Taddeo Gaddi, allievo di Giotto.

Per approfondire: Il castello di Poppi o dei conti Guidi: diamante laico nel mistico Casentino

I luoghi sacri Casentinesi: l’Eremo di Camaldoli e il Monastero de La Verna

L’Eremo di Camaldoli, nel Parco delle Foreste Casentinesi, è un grande complesso monastico fondato da san Romualdo, poco dopo l’anno Mille, uno dei principali luoghi di spiritualità di tutta la Toscana, nonché la casa madre dell’ordine benedettino dei camaldolesi.
Tra i vari ambienti dell’Eremo si trovano la chiesa del Salvatore, la cella di San Romualdo (l’unica visitabile nel complesso), alcune cappelle, il refettorio, e la biblioteca, dove un tempo erano conservati più di 7.000 volumi di grandissimo valore, anche se oggi sono custoditi in altri luoghi, come la Biblioteca Nazionale e, quella Laurenziana, di Firenze.

Quanto al Santuario de La Verna, si tratta di uno dei luoghi più significativi nella vita di Francesco d’Assisi laddove, secondo la Leggenda Francescana, il 17 settembre 1224 il santo avrebbe ricevuto le stimmate.
Il complesso conventuale – fondato dallo stesso santo e meta di pellegrinaggi da tutto il mondo – comprende la chiesetta di Santa Maria degli Angeli, costruita direttamente da Francesco, il corridoio e la Cappella della Sacre Stimmate, e la Basilica dedicata a Santa Maria Assunta dove, ancor oggi, si può ammirare l’Annunciazione, uno dei capolavori scultorei di Andrea della Robbia.

Il Museo de La Verna, dentro il Santuario, ripercorre l’antica vita del convento, tra le grandi sale del Quattrocento e il salone del “fuoco comune”. Qui, oltre a preziosi oggetti liturgici, sono esposte notevoli opere d’arte, tra cui spicca un busto di Cristo in ceramica attribuito ad Andrea della Robbia.

Notevole il “Sasso Spicco“, uno sperone di roccia appeso alla montagna, dove il Santo si recava in preghiera.

Ultimi suggerimenti sul Casentino? Vai a pagina 7

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Redazione TuscanyPeople

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