Da settimane due date erano sbarrate sulla mia agenda personale: il 17 e 18 settembre. Destinazione Firenze, meta il Wired Next Fest. Ero incuriosita e affascinata da un festival che nell’edizione di maggio a Milano ha portato a casa un risultato di quelli che fanno la differenza: 128mila presenze.

Wired Next Fest: 17 e 18 settembre a Firenze

Decido un viaggio totalmente on the road, Roma-Firenze in macchina. E mentre scorrono le colline toscane oltre il vetro del finestrino, mi accorgo che un festival dedicato alla bellezza non poteva non essere organizzato sul suolo toscano. E a proposito di personaggi che rendono bello il mondo, arrivo in tempo per il workshop di una delle design più innovative sulla faccia di questo pazzo pianeta: Alice Rawsthorn. Design e bellezza facilmente viaggiano insieme. Ma il workshop mi toglie una delle mie prime certezze: il design è ovunque, non solamente in un catalogo alla moda. Si fa design quando si tenta di cambiare il mondo!

Wired Next Fest a Firenze il 17 e 18 settembre, gli antichi edifici e le piazze storiche fiorentine si risvegliano a una nuova vita digitale

Primo giorno, sabato 17 Settembre 2016

I workshop

E’ cambiamento, è il bello che avanza quando si tenta di innescare il nuovo. Ne esco soddisfatta e consapevole che il Wired Next Festival di Firenze mi aprirà gli occhi su tanti aspetti. Do un’occhiata al programma. La maggior parte degli eventi e dei laboratori si snodano tra Palazzo Vecchio, nel Salone dei Cinquecento e la Sala d’ Arme e al Palagio di Parte Guelfa. Nel pomeriggio mi presento al workshop di Paolo Barberis, fondatore di Nana Bianca incubatore di aziende digitali e consigliere per l’innovazione del Governo italiano.

Wired Next Fest

Voglio sapere a che punto siamo, se l’Italia avrà qualche chance di diventare una penisola digitale. Molte cose infatti sarebbero più semplici. Mi guardo intorno, le attività fervono. C’è tanto da scoprire e da comprendere. Si respira ovunque la voglia di conoscere e di fare. Alzo gli occhi e mi accorgo di essere in una cornice spettacolare: la Firenze rinascimentale che si offre al Rinascimento digitale. I workshop successivi del Wired Next Fest scorrono veloci in attesa dell’evento pomeridiano. Massimo Bottura e a seguire Joe Bastianich: mi sorprende vedere come la rivoluzione digitale tocchi qualsiasi settore della nostra società, compresa la ristorazione di qualità.

L’innovazione digitale nel mondo musicale

Ormai è sera. E’ tempo di musica e finalmente riuscirò a vedere dal vivo un personaggio che ha portato una vera e propria innovazione nel mondo della musica. Tutti si spostano nella piazza della Santissima Annunziata. Sul palco sale Khompa, al secolo Davide Compagnoni. Dopo l’ uscita del suo lavoro “The shape of drums to come” sono affascinata dall’intuizione di questo genio della musica: riprodurre i suoni “on the fly”, al volo. E in effetti le mie aspettative non rimangono deluse.

Wired Next Fest a Firenze il 17 e 18 settembre, gli antichi edifici e le piazze storiche fiorentine si risvegliano a una nuova vita digitale

E’ stupefacente, innovativo e coraggioso. Sul palco vedo un musicista capace di produrre sonorità per le quali servirebbe un gruppo. Non ci sono basi, non ci sono loop. Sotto questo cielo fiorentino c’è soltanto l’innovazione, la tecnologia che incontra il bello della musica. Joan Thiele, il nuovo talento italiano, mi sorprende e mi conquista. I Play Room sono dei pionieri: improvvisano senza sosta.

Arriva l’altro pezzo forte della serata canora: Jon Hopkins. Tra gli antichi edifici fiorentini parte un animato dj set d’autore, elettronica allo stato puro. Si balla e ci si diverte. La prima giornata è volata via. Torno al mio albergo stanca, ma consapevole che il Wired Next Fest festival è un’ occasione unica. Un bombardamento di suoni, immagini e concetti che inducono al cambiamento, a cercare sempre nuove strade da percorrere.

Secondo giorno, domenica 18 Settembre 2016

Exhibit

La domenica arriva presto e così il programma, pieno di eventi. Do uno sguardo ai nomi che arricchiranno con la loro presenza il Wired Next Fest. Un caleidoscopio di esperienze mi aspettano e io mi ci tuffo con piacere. Direzione Exhibit e il padiglione dedicato ai videogame anni ottanta. Entrarci e ritrovarmi a fare i conti con la mia adolescenza è stato un attimo: una perfetta sala videogioco del passato e Pac-man, Space Invaders ma soprattutto il mio amato Donkey Kong a farmi compagnia!

Wired Next Fest a Firenze il 17 e 18 settembre, gli antichi edifici e le piazze storiche fiorentine si risvegliano a una nuova vita digitale

L’esperienza con i The Bumbys mi aspetta e mi metto in fila attendendo il mio turno. Sono curiosi, con il loro anonimato esibito. Due volti coperti, senza tratti e senza età, che dopo un rapido sguardo, racconteranno di me e della mia personalità. E’ un’ esperienza atipica quella di essere giudicati da sconosciuti anonimi. Seduta davanti a loro in attesa del giudizio, mi sento un pò come all’ esame di maturità.

Workshop

Passo da un workshop all’altro senza sosta. Alle undici appuntamento al salone dei Cinquecento con Oliviero Toscani. Mi affascina la creatività di questo fotografo così come mi strappa un sorriso il titolo del workshop stesso: “Vieni avanti creativo“. Potrei ascoltarlo per ore.

Ci si interroga sulla creatività: si nasce o si diventa creativi? Lui sicuramente è nato geniale, le sue foto sono racconti che bucano l’ anima. Il tempo scorre veloce. Nel pomeriggio sono di nuovo al Salone dei Cinquecento per un appuntamento che vale tutto il Wired Next Fest: ho l’ occasione di vedere infatti Scott E. Fahlman il genio. Ho la possibilità di ascoltare l’inventore delle emoticon. Un fenomeno che sembrava puramente adolescenziale e che invece ha conquistato e rivoluzionato il mondo della comunicazione a tutte le età.

Wired Next Fest a Firenze il 17 e 18 settembre, gli antichi edifici e le piazze storiche fiorentine si risvegliano a una nuova vita digitale

Io non sono certo un adolescente e “le uso a piene mani”!

Il pomeriggio vola via. L’ ultimo appuntamento è quello con “Tomorrow”, di Ciryl Dion e Melanie Laurent.
Domani” è il titolo del film. E il mio domani adesso è fatto di una nuova visione: quella di un mondo nuovo, dove l’ innovazione è capace di rendere più bello questo nostro pazzo mondo.

 

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