Ma chi è quella stravagante signora che guida un taxi coloratissimo a Firenze? È Caterina Bellandi, conosciuta da tutti come Zia Caterina, che ha dedicato la propria vita all’amore per gli altri. L’11 giugno, a “Il Vecchio e il mare” in via Gioberti, si è tenuta una serata di beneficienza in suo onore.

3.000 euro di solidarietà per sostenere la magia di Zia Caterina e del suo taxi colorato

Un’infinità di storie gira per il mondo da quando è mondo. Ogni giorno è già di per sé una grande vicenda che include una miriade di piccole vicende individuali. Ogni uomo, ogni animale, ogni pianta è una lunga avventura di vita. Certo, non tutte le storie possono essere raccontate, non tutte valgono la pena di essere raccontate. Alcune sì però, e tra quelle interessanti ce ne sono poche che trascendono la normalità, che la contraddicono, che la stravolgono al punto da divenire eccezionalità, quasi archetipi irripetibili che al contrario dovrebbero costituire modelli a cui tendere, che dovrebbero diventare il nostro obiettivo primario. Tra queste storie eccezionali spicca quella di Zia Caterina.

Zia Caterina e il taxi colorato che gira per le strade di Firenze

Chi è la stravagante signora che guida un taxi colorato a Firenze? Caterina Bellandi, in arte Zia Caterina: una storia d'amore e di solidarietà.

Zia Caterina, al secolo Caterina Bellandi, è nata a Prato il 6 marzo 1965. Potete vederla girare per le strade di Firenze sul suo taxi colorato, pieno zeppo di giocattoli, fiori, foto e pupazzi. Non c’è da sbagliarsi: è quella col grande cappello fiorito e le vesti variopinte – un mix di Mary Poppins e Patch Adams -, è quella che trasmette un’allegria contagiosa, irrefrenabile.

Tra cartone animato vivente e personaggio di un film della Disney, Zia Caterina però non è stata sempre così, ci è diventata, perché talvolta il grande dolore può trasformarsi in forza e per contrapposto generare la voglia di vivere e di far vivere gli altri. Qualcosa che riesce a pochi, ma chi ci riesce diventa, solo per questo, un essere fuori dal comune, eccezionale, appunto.

Chi è la signora che guida il taxi colorato per le strade di Firenze?

Chi è la stravagante signora che guida un taxi colorato a Firenze? Caterina Bellandi, in arte Zia Caterina: una storia d'amore e di solidarietà.

Il grande dolore di Caterina si chiamava Stefano, il suo compagno morto di tumore ai polmoni. Aveva un taxi che si chiamava Milano 25. Prima di morire le ha detto: “Tu sarai Milano 25, me e il mio lavoro” e lei, spaventata ma decisa, ha cominciato questo lungo viaggio senza sapere nulla, desiderosa soltanto che Milano 25 continuasse a vivere attraverso le vite degli altri. Ha ereditato il taxi come un dono d’amore e ne ha fatto una vera e propria magia, un piccolo incanto che oltre a svolgere il normale servizio pubblico, offre corse gratuite per l’ospedale a favore dei bambini malati di tumore e dei loro familiari.

Zia Caterina chiama i bambini “i suoi supereroi”, li dipinge sul taxi e li trasforma in personaggi da fumetto dotati di superpoteri che li rende invulnerabili. E sono veramente supereroi questi bambini che tutti i giorni sfidano mali crudeli affrontando dolori atroci e una vita insopportabile, senza mai perdere la voglia di vivere, sempre nella ferrea determinazione a sconfiggere la morte con cui sono costretti a convivere ogni giorno. Perché i supereroi dei fumetti non esistono, no, ma esistono quelli della vita, deboli fisicamente eppure dotati dentro d’una forza spaventosa che li spinge avanti. Sono i veri, unici, supereroi di questo mondo, i modelli a cui dovremmo tendere. Sono loro, non quelli che appaiono, quelli che sono.

Ma perché Caterina si fa chiamare Zia Caterina?

Chi è la stravagante signora che guida un taxi colorato a Firenze? Caterina Bellandi, in arte Zia Caterina: una storia d'amore e di solidarietà.

“È un desiderio che ho da sempre. La Zia è la persona più vicina alla mamma che può viziare e non ha il compito di educare. Ho sempre desiderato essere una mamma, chioccia e protettiva. Tutti i bambini del mondo sono i miei figli perché sono i bambini che non ho mai avuto.” Be’, c’è da aggiungere altro?

In realtà, nonostante appaia fresca, spontanea ed estroversa, Zia Caterina nasconde una sorta d’intima timidezza. Ha sempre amato il cappello perché aiuta a comunicare e ad avere meno paura dell’altro, di chi non si conosce, trasmette, secondo lei, l’impressione di diversità. Ha iniziato col cappello. Poi il mantello l’ha indossato dopo l’incontro con Patch Adams che voleva dei clowns per il viaggio che avrebbe fatto con lui: invece del naso, che non le appartiene, ha preferito il mantello in modo da creare la giusta dose di magia. I bracciali, le collane e tutti gli ammennicoli appesi sono pezzettini delle persone che incontra e che porta sempre con sé. Il primo campanellino che ha messo al collo è stato per ricordare le collezioni di campanelle che aveva suo padre.

Il Fiorino d’oro per Zia Caterina

Chi è la stravagante signora che guida un taxi colorato a Firenze? Caterina Bellandi, in arte Zia Caterina: una storia d'amore e di solidarietà.

Nel giugno del 2018 zia Caterina è stata anche premiata col Fiorino d’oro. La risoluzione era stata adottata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Firenze perché: “era necessario riconoscere l’impegno con il quale da 16 anni ‘Zia Caterina’ dedica il suo tempo e la sua vita a svolgere un delicatissimo servizio rivolto ai piccoli bambini affetti da patologie oncologiche, trasformando un brutto e doloroso momento in un viaggio ricco di sogni dove ogni bambino, salendo su questo magico taxi entra in un mondo fantastico e si trasforma in un supereroe dove non c’e’ posto per la paura. La sua è una storia d’amore. Il senso della sua solidarietà è anche trasmettere alle persone l’amore nonostante le difficoltà che si possono incontrare nella vita”.

Una serata di beneficienza per Zia Caterina

Chi è la stravagante signora che guida un taxi colorato a Firenze? Caterina Bellandi, in arte Zia Caterina: una storia d'amore e di solidarietà.

Quest’anno, invece, l’11 giugno 2019, per aiutare il super-cuore di zia Caterina, quasi 150 persone si sono date appuntamento a “Il Vecchio e il mare”, in via Gioberti, per la serata di beneficienza ideata da tre tra i più talentuosi e affermati pizzaioli campani a Firenze: Mario Cipriano (Il vecchio e il mare), Giovanni Santarpia (chef consultant) e Marco Manzi (di “Giotto” in via Veracini).

In aiuto ai tre maestri pizzaioli sono venuti la maestra sfoglina Lucia Antonelli, la chef Lucia Franchini, i salumi di Tutto Toscano e i gelati della Sorbettiera, deliziando le quasi 150 persone, tra le classiche pizze napoletane, quella fritte o la “nuvola” cotta a vapore, tutte griffate dai tre maestri stessi.

Il risultato della serata di beneficienza sono stati 3.000 euro, così come l’anno scorso, quando fu raccolta quasi la stessa cifra per la fondazione Tommasino Bacciotti Onlus.

 

Ma la solidarietà non si ferma qui: da oggi a martedì prossimo, sul sito Il Forchettiere.it verranno messe all’asta due magliette della Fiorentina, quella del centrocampista Marco Benassi e quella dell’attaccante Giovanni Simeone, autografate dai calciatori viola. Chi raggiungerà l’offerta più alta si aggiudicherà la maglietta, una bella pizza a “Il Vecchio e il Mare” e contribuirà alla raccolta fondi per Zia Caterina.

Io fossi in voi non mi farei sfuggire l’occasione. Avere cuore verso chi ha cuore è il minimo sindacale per essere chiamati umani. O no?

E tu conosci storie altrettanto eccezionali? Perché non ce le racconti? Scrivici.

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Dal Febbraio 2014 in migliaia hanno cliccato qui sopra e centinaia hanno raccontato la loro storia. Vuoi conoscerne alcuni? (link)


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