2 / 4 – La zuppa di pesce dai primi dell’Ottocento in poi

Pensate un po’: la svolta per la zuppa di pesce arrivò col pomodoro

Secondo l’opinione di Alberini, la svolta decisiva nella rivalutazione della zuppa di pesce giunse grazie all’introduzione di un nuovo ingrediente, il pomodoro, che serviva a conferire vivacità aromatica e cromatica alla preparazione, aggiungendo valore gastronomico a un piatto considerato necessario solo alla sopravvivenza.

Nomi differenti per la zuppa, a seconda delle regioni italiane

Oggi sulle coste italiane le zuppe prendono nomi differenti: sulla riviera adriatica, da Trieste e Grado fino alle soglie della Puglia, si chiamano brodetti. Alcune sono preparate utilizzando varie qualità di pesce, mentre in altre è presente un solo pesce, come quella di soli ghiozzi nel veneziano, di sole anguille in Romagna, di soli cefali a Grado, di sole sogliole nell’anconetano. E in Toscana? Ma il cacciucco, ça va sans dire, livornese o viareggino.

Per approfondire: 7 imperdibili osterie al mare in Toscana: mangiare bene senza troppe forme

Pentola ribollente di cacciucco alla livornese

E che cacciucco sia! Iniziamo col livornese, il più celebre

Siamo seri, perché a Livorno il cacciucco è una cosa maledettamente seria. Sì, proprio qui, nella patria del Vernacoliere e della battuta frizzante, o meglio: sferzante, sul cacciucco, simbolo culinario, storico e sociale, non si scherza affatto. E questo anche perché è un piatto solo apparentemente semplice, mentre in realtà è ricchissimo di sfumature e mai fedele a se stesso, visto che prevede tante varietà di pesce. Il che fa nascere infinite diatribe che difficilmente si sopiscono con due battute al veleno, come spesso accade da queste parti.

Ma come si fa il cacciucco? Scoprilo a pagina 3

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Marta Pintus Blogger di TuscanyPeople
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