La Torre Matilde di Viareggio rivivrà come polo museale

• Share:

La Torre Matilde, simbolo di Viareggio, capoluogo della Versilia, diventerà a breve un polo museale

1 / 3 – Conosciamo meglio la torre lucchese, simbolo di Viareggio

La Torre Matilde era originariamente destinata al Commissariato di spiaggia

La massiccia Torre di Viareggio, detta in modo improprio “Torre Matilde” – dato che la costruzione fu erroneamente attribuita alla Duchessa Matilde di Canossa -, venne fatta edificare dal Governo lucchese nella prima parte del XVI secolo, in prossimità dello sbocco a mare della Fossa della Selice (l’attuale canale Burlamacca), a difesa dei magazzini e del nascente borgo.

Si terminò la costruzione, come previsto, nel 1542. Vicino alla Torre alcuni anni dopo fu edificato il palazzo destinato a ospitare il Commissario di spiaggia, la massima autorità locale con l’incarico di disciplinare il movimento delle merci che transitavano dal modesto scalo marittimo. Il palazzo fu collegato alla torre mediante un loggiato per permettere al Commissario di mettersi al riparo delle sue spesse mura in caso di eventuali pericoli.

Nell’Ottocento la Torre diventò carcere

Nei primi anni dell’Ottocento la Torre fu adibita per la prima volta a carcere non adatto per ospitare detenuti “criminali”, poi anche a Bagno dei forzati. A partire dal 1823, dopo che le carceri furono trasferite a Camaiore, la torre fu destinata esclusivamente a Bagno dei forzati, fino al 1847 quando anche questa funzione fu soppressa dal Granduca di Toscana.

Nel 1850 la torre divenne definitivamente carcere, e fu strutturata in sei celle, dai nomi convenzionali di “Pontida, Napoli, Mantova, Venezia, Solferino e Legnano“, ognuna delle quali in grado di ospitare fino a sei detenuti, e mantenne questa funzione fino alla Seconda Guerra Mondiale. Dopo anni di abbandono, lo storico monumento è stato restaurato e aperto al pubblico.

E adesso la Torre Matilde avrà una nuova funzione: scoprila a pagina 2

• Share:

Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi

Scrittore & Ambassador of Tuscany