Al Museo Stibbert di Firenze, fino al 5 maggio 2024, l’affascinante mostra: “Così lontani, così vicini. Il fascino dell’esotismo negli interni europei tra ‘800 e ‘900”

Belle le fotografie degli interni delle case di nobili, collezionisti e ambasciatori tra ‘800 e ‘900

Il Museo Stibbert di Firenze, in collaborazione con la Fondazione Alinari, ospita dal 6 ottobre 2023 fino al 5 maggio 2024 la mostra fotografica “Così lontani, così vicini. Il fascino dell’esotismo negli interni europei tra ‘800 e ‘900”.

L’esposizione ha lo scopo d’illustrare, attraverso un numeroso gruppo di fotografie e una selezione d’oggetti d’arte orientale collezionati da Frederick Stibbert, il fascino di tutto ciò che arrivava dall’Oriente e non solo.

Villa Stibbert sede dell'omonimo museo sulla collina di Montughi a Firenze

Ma perché questa mostra così particolare? Chi era Frederick Stibbert?

Frederick Stibbert (1838-1906), di padre inglese e madre italiana, nacque a Firenze ma fu educato in Inghilterra. Proveniva da una famiglia di militari: il padre era colonnello delle prestigiose Coldstream Guards, mentre il nonno era governatore generale del Bengala, da dove ebbe inizio la ricchezza della famiglia che il giovane Stibbert ereditò appena ventenne.

Frederick dedicò ben presto la sua attenzione alla collezione per la quale egli stesso creò, sul colle di Montughi, un museo. “Il mio museo” – come lo chiamò – “che mi costa ingenti somme di denaro, tante cure e fatiche” – aggiunse nel suo testamento. In prima istanza lasciò il Museo alla Nazione Britannica e, in caso di rinuncia, alla Città di Firenze, che subentrò infatti al primo legatario. Gli obblighi, puntualmente assolti, erano di mantenere le collezioni nel luogo e negli ambienti per loro pensati e di aprire il Museo al pubblico per la conoscenza degli studiosi e l’educazione dei giovani.

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