Arezzo è una delle città toscane che ha dato i natali ad alcuni dei più grandi letterati, pittori e geni della storia italiana. Ma chi sono?

Il singolare primato di Arezzo

Arezzo detiene un interessantissimo primato: è la città in cui è nato il maggior numero di artisti, letterati e scienziati che hanno contribuito in modo originale e potente alla crescita del cosiddetto villaggio globale. Se infatti osserviamo l’affresco del De Carolis nella Sala dei Grandi della Provincia ce ne rendiamo conto: l’artista ne ha raffigurati 29, molti di rilevanza mondiale; da Mecenate, il benefattore dell’arte e della scienza per antonomasia, a Guido d’Arezzo che ha trasformato il modo di scrivere la musica; al grande Petrarca, fondatore della lingua italiana insieme a Dante e Boccaccio, ai sublimi maestri della pittura, Signorelli, Piero della Francesca, Michelangelo e Masaccio; da Pietro Aretino, che ha scritto la più bella tragedia del Cinquecento, l’Orazia, al Redi che ha il merito di avere applicato il metodo di Galileo alla biologia. Mancherebbe soltanto Antonio Cesti, assolutamente meritevole di figurare in questo prestigioso novero come massimo autore di melodrammi nella prima metà del XVII secolo, ma all’epoca del De Carolis la musica non era tenuta in grande considerazione.

3 grandi poeti toscani, o meglio rimatori toscani, che con la loro opera hanno segnato la letteratura italiana: Dante, Petrarca e Boccaccio

E poi, naturalmente, Giorgio Vasari

E naturalmente tra questi grandi compare anche Giorgio Vasari che certifica lo straordinario talento degli aretini mettendo queste parole in bocca a Michelangelo: “Giorgio, s’i’ ho nulla di buono nell’ingegno, egli è venuto dal nascere nella sottilità dell’aria del vostro paese d’Arezzo“.

Essere aretini per tutti questi grandi era un vanto: scopri perché a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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