Monte Amiata a primavera: 5 borghi da visitare

Cosa vedere sul Monte Amiata a primavera? Oltre al trekking sugli splendidi sentieri nei boschi, vi consigliamo 5 borghi da non perdere

1 / 3 – Monte Amiata a primavera: sulle rotte meno battute dal turismo di massa

Monte Amiata: una meta per tutte le stagioni

In origine vulcano (adesso spento) immerso nel cuore della Toscana, a cavallo tra le province di Siena e Grosseto, il Monte Amiata è splendidi panorami, natura debordante, cieli tersi, e bellissimi borghi densi di storia, arte e cultura. Una meta turistica meno conosciuta di altre ma assolutamente da non sottovalutare nel corso di tutto l’arco dell’anno, dall’inverno all’estate: se durante la bella stagione è infatti possibile trascorrere meravigliose giornate all’aperto camminando lungo i numerosi sentieri della zona, facendo trekking, o bike tour, nei mesi più freddi il paesaggio si tinge di bianco, attirando moltissimi appassionati di sci e snowboard.

Insomma, sul Monte Amiata non ci si annoia mai, e se la parte naturalistica pare dominante, anche quella storico-artistico-culturale è molto importante, tanto che oggi vi parleremo di 5 borghi sul Monte Amiata da visitare proprio a primavera.

Castel del Piano

Castel del Piano domina col suo fascino elegante la Val d’Orcia. Passeggiando per le sue vie acciottolate, ci si immerge in un’atmosfera senza tempo, tra palazzi signorili, chiese antiche che custodiscono opere d’arte d’inestimabile valore e botteghe artigiane che profumano di tradizione. Da non perdere, la chiesa della Propositura, subito fuori dalla porta dell’Orologio, e la bella chiesa di Santa Maria delle Grazie. Cinto da mura del XIII secolo ben conservate, vi si accede da 3 porte: quella dell’Orologio, quella Castiglionese e la porta Spennanziana.

Soggiornare a Castel del Piano

Locanda del Granduca: accogliente, in stile medioevale, cucina casereccia di terra ma anche di mare.
Grand Hotel Impero: ricavato da una bella villa padronale, spa e 2 piscine.

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