Monte Amiata a primavera: 5 borghi da visitare

2 / 3 – Borghi del Monte Amiata da visitare a primavera: Santa Fiora e Abbadia San Salvatore

Santa Fiora

Nella prestigiosa lista dei “Borghi più belli d’Italia”, Santa Fiora vanta un centro storico medievale di rara bellezza. Il cuore del paese è piazza Garibaldi, dove si affacciano la torre dell’orologio, il palazzo Pretorio e il palazzo Sforza Cesarini. La Pieve delle Sante Flora e Lucilla, col suo stile romanico-gotico, custodisce opere d’arte di grande valore, mentre il Museo delle Miniere di Mercurio ripercorre la storia di un’attività che ha segnato profondamente il territorio. Molto particolare la Peschiera, un parco-giardino situato nel quartiere di Montecatino, dove si trova anche una vasca che durante la sua storia è stata prima abbeveratoio e poi lavatoio pubblico.

Soggiornare a Santa Fiora

Hotel Valle del Fiora: elegante, piscina panoramica riscaldata e coperta.
Enoteca aldobrandesca: nelle strutture sottostanti il medievale castello degli Aldobrandeschi, offre ottimi vini accompagnati da spuntini, bruschette e salumi.

Per approfondire: Santa Fiora: nel cuore della Maremma antiche rocche e specchi d’acqua

Borgo medievale di Santa Fiora sul Monte Amiata

Abbadia San Salvatore

Uno dei comuni più grandi e popolati dell’Amiata, mutua il nome dall’abbazia di San Salvatore, che per oltre mille anni ha ospitato la famosa Bibbia Amiatina, la più antica copia manoscritta della Bibbia in latino, oggi spostata presso la Biblioteca Medicea Laurenziana di Firenze.

Dopo una visita all’abbazia, da non perdere il Museo d’arte sacra Don Roberto Corvini, allestito nell’ala est del chiostro, dove si possono ammirare i tesori del monastero. Il passato minerario di Abbadia San Salvatore è invece in mostra presso il museo minerario, dov’è possibile percorrere una galleria lunga circa 300 metri in cui sono stati riprodotti i luoghi di lavoro dei minatori.

Soggiornare ad Abbadia San Salvatore

Piccolo Hotel Aurora: piccolo, delizioso, hotel moderno con SPA.
Ristorate Il Cantinone: in un ambiente rustico, lo chef Alex propone piatti tipici toscani con ingredienti del territorio, selezionati con cura e comprati da piccoli fornitori locali.

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