Il famoso architetto Mario Botta, dopo Petra a Suvereto, firma il progetto per la nuova cantina dell’azienda Arillo in Terrabianca in Chianti

Dopo Petra, a Suvereto, Mario Botta firma un’altra cantina toscana

Mario Botta, archistar di fama internazionale, firma ancora una cantina toscana, dopo Petra, a Suvereto. Accadrà nel bel mezzo del Chianti Classico, a San Fedele a Paterno, nel comune di Radda in Chianti, per Arillo in TerraBianca, proprietà acquisita nel 2019 dai coniugi italo svizzeri Urs e Adriana Burkard.

Attualmente l’azienda produce circa 60.000 bottiglie, con una cantina di vinificazione di 700 mq, per un totale di 1400 mq di superficie. Numeri che resteranno più o meno invariati.

Cantina Petra - Suvereto

Il progetto di Mario Botta include anche uno chef pluristellato

Le maggiori modifiche da parte di Mario Botta le subirà la parte frontale della cantina. Ma l’investimento, plurimilionario, comprende molti progetti, tra cui la realizzazione, all’interno della struttura di accoglienza, di un ristorante griffato da un top della ristorazione internazionale: lo chef pluristellato Heinz Beck (La Pergola Roma). Due nomi iper-blasonati, dunque, per un progetto molto ambizioso che unisce vino, cibo, arte e sostenibilità.

Il disegno di Botta trae ispirazione da alcuni concetti che racchiudono la filosofia produttiva dei proprietari della cantina, in particolare di Adriana Burkard, artefice principale dell’attività agricola toscana: geometria dei luoghi, musica della natura, architettura del vino.

Scopri a pagina 2 come cambierà il fronte esterno della struttura

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Tommaso Baldassini Editore
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