Mario Botta firma la nuova cantina di Arillo in Terrabianca

2 / 3 – La filosofia di Arillo in TerraBianca: geometria, musica e architettura

I cerchi sul fronte esterno della struttura evocheranno l’idea delle botti

Sul fronte esterno della struttura si alterneranno cerchi (elemento circolare simbolo della sua architettura) in travertino di Rapolano che intendono proprio richiamare l’idea delle botti.

Geometria, musica e architettura saranno elementi strutturali dell’azienda

Si legge nel disegno del progetto: «Geometria, come integrazione geografica dei luoghi e terreni, dove il benessere dell’ambiente e della persona sono al centro di ogni attività aziendale, con l’obiettivo di valorizzare le bellezze naturali dei paesaggi e dei siti d’interesse culturale. La musica, intesa come viticoltura sensibile e intelligente che osserva, analizza e interpreta il terroir, simile a un vero e proprio spartito musicale. Architettura, come innovazione etica, estetica, tecnologica e funzionale al servizio del prodotto finale».

I vigneti di Arillo in Terrabianca, l'azienda oggetto del nuovo progetto dell'archistar Mario Botta

Conosciamo l’azienda, o meglio ancora, le aziende di famiglia

Urs, attivo nel mondo della finanza, e Adriana, di origini italiane, che lavora da sempre nell’ambito dell’accoglienza, hanno acquistato l’azienda nel 2019, e insieme hanno dato vita a un plan con un “break even” (pareggio economico) stabilito in 10 anni. La conclusione dei lavori, con inaugurazione della cantina, è prevista per il 2025. Ma non finisce tutto al Chianti Classico, anzi, anche in Maremma, a Massa Marittima, s’inaugurerà, già in primavera inoltrata, l’altra tenuta di proprietà, Tesoro, mentre una terza cantina si trova a Colle Brezza, nell’area di Pienza.

Il Teorema toscano

Le tre aziende insieme danno a loro volta vita a quello che nella concezione di Adriana è il Teorema Toscano, ossia la visione di un ideale triangolo, con ai vertici le tre tenute, inscritto in un cerchio geografico rappresentato dalla Toscana enologica. Tutte aree che hanno nel loro DNA bellezza, unicità ambientale e prestigiosa vocazione vitivinicola: il Chianti Classico, la Maremma e la Val d’Orcia.

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