Ma davvero Michelangelo avrebbe pronunciato quella frase sulla sottile aria d’Arezzo che rende grandi?

La verità è che dietro alla famosa frase che Vasari attribuisce a Michelangelo si nasconde un’altra celebre frase di Giovanni Villani che ne rappresenta l’antecedente diretto dal momento che più o meno utilizza le stesse parole: “Il sito e l’aria di Arezzo generano sottilissimi uomini” (Cronica, I, 47). E questo rende molto sospetta la frase che il Vasari fa pronunciare a Michelangelo, tanto che nella migliore delle ipotesi Michelangelo stesso potrebbe averla ripresa direttamente dal Villani o essergli stata raccontata.

Centro storico di Arezzo

Tanti i grandi aretini valorizzati da Firenze

Certo, il numero degli aretini fra i grandi umanisti, quasi tutti valorizzati da Firenze, è nutrito: Bruni, Marsuppini, Roselli, Bandini, Tortelli, Griffolini, Benedetto e Francesco Accolti. Per non dire del massimo letterato aretino del primo Cinquecento, Giovanni Pollastra, che addirittura fa risalire la predilezione aretina per le lettere al tempo di Virgilio: “Mecenate, de cui suona la tromba / del mantuan fu de mia patria anchora“. E senza considerare lo stesso Carducci: “Basterebbe Arezzo a fare la gloria d’Italia”.

E allora, se questo articolo, come speriamo, vi ha fatto venire voglia di visitare Arezzo e dintorni, ecco qualche consiglio su dove dormire e mangiare nell’area.

Strutture ricettive

Badia di Pomaio (a 5 km da Arezzo, la Badia di Pomaio è un’abbazia ristrutturata risalente al XVII secolo); Villa di Piazzano – Small Luxury Hotels of the World (elegante villa storica a soli 6 km da Cortona, vanta giardini paesaggistici, una terrazza per mangiare all’aperto e una piscina); Cuprena (agriturismo di lusso con piscina, centro fitness e SPA); Villa Belpoggio (splendida maison de charme sulle pendici del Pratomagno, al centro del triangolo tra Firenze, Arezzo e Siena); Castello di Gargonza (splendida dimora storica del XIII secolo che offre soggiorni rilassanti in una cornice ineguagliabile: un intero villaggio fortificato con tutti i comfort).

Ristoranti

Osteria Grande (affacciato su piazza Grande e sulla Loggia Vasariana, Fatjon e Lorenzo sviluppano una cucina stagionale e contemporanea e raccontano i vini da abbinamento); Le Chiavi d’Oro (nel centro storico, originale e minimalista, in cucina riuscite interpretazioni della tradizione toscana); Saffron (perfetto per chi ama il pesce: molto crudo, variamente ispirato,  nonché  alcune proposte di pescato cotto, oltre a qualche classico nipponico); Octavin (1° stella Michelin, lo chef Luca Fracassi ricerca con passione prodotti locali che combina insieme nel rispetto dei sapori e delle usanze locali, ma anche con tocchi orientaleggianti); Terramira (a Capolona, 1a stella Michelin, i fratelli Scapecchi propongono un menu degustazione che esalta ingredienti di territorio e materia prima stagionale con forme moderne, precise e dal sapore convincente).

Per approfondire: Piazza Grande ad Arezzo: tutto quello che c’è da sapere

Un secondo piatto del nuovo ristorante stellato toscano Terramira

Caro lettore, cara lettrice, se questo articolo ti è piaciuto potresti anche lasciarci un commento qui sotto, su FB, su IG, oppure condividerlo tramite il pulsante WhatsApp. Ma solo se ti va. Grazie di essere stato con noi.


Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
[fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/arezzo-citta-antesignana-del-moderno-villaggio-globale/" width="100%" count="on" num="3"]