Intervista a Virgina di Giorgio, creatrice e illustratrice di Virgola, la “pupetta” che in pochissimo tempo è diventata una delle protagoniste di Facebook, Instagram e tendenze moda.

Intervista a Virginia di Giorgio, l’ideatrice di Virgola

Le cose belle arrivano per caso e ti cambiano la vita. È la sintesi perfetta del “Virgola pensiero”, la pupetta più famosa del web, nata appunto per caso nel 2013 dalla matita di Virgina Di Giorgio. È da allora che, mixando linee leggere a fiori, frutta e oggetti vari, l’illustratrice restituisce su carta (o su schermo), tutti i giorni, la semplicità delle piccole cose. Ed è così che, a colpi di spontaneità, ha conquistato i social network, facendo breccia nel cuore di oltre 100mila follower su Instagram e oltre 50mila su Facebook. Sono oltre 60, invece, i tatuaggi con questo soggetto impressi sulla pelle di altrettante persone.

Intervista a Virginia di Giorgio, l'illustratrice mamma di Virgola, la bambolina diventata famosa per i suoi diari su social network e tshirt

Virginia di Giorgio, come nasce Virgola?

“È successo davvero tutto per caso – racconta Virginia di Giorgio –. Mi sono laureata in Storia dell’arte medievale qui a Firenze, dove ho frequentato l’Università e dove mi dividevo tra lo studio, un lavoretto, i miei dipinti ad acquerello e le varie gite che i docenti ci portavano a fare in giro per la Toscana, per approfondire ciò che imparavamo sui libri. Ed è proprio durante una di queste, in direzione Lucca, che Virgola ha letteralmente preso forma, quando ho lasciato un bigliettino al mio fidanzato per avvisarlo della mia assenza.

Per me era uno schizzo veloce su un foglietto. A lui invece è piaciuto così tanto che mi ha consigliato di disegnarlo più spesso. Proprio lui, che non si è mai espresso sui miei acquerelli, che impiegavo ore e ore a realizzare! Inutile dire che mi sono offesa, tanto da tenergli il broncio per 7 giorni”.

Intervista a Virginia di Giorgio, l'illustratrice mamma di Virgola, la bambolina diventata famosa per i suoi diari su social network e tshirt

Da 1 a 100.000…follower!

Messa da parte la permalosità, però, il consiglio del partner viene seguito e Virginia di Giorgio si rende conto che quella bambolina, oltre ad essere più veloce da realizzare rispetto ai suoi dipinti, le dà anche più soddisfazione e, soprattutto, è divertentissimo. “In effetti i dipinti sono molto più concettuali – riflette –. E, oltretutto, per quanto belli, comunque è roba già vista.

Quella pupetta, invece, era una novità anche per me che la disegnavo e, piano piano, ho iniziato a considerarla come una piccola pausa dalla quotidianità, costellata di tante altre cose e pensieri più pesanti. Virgola invece rappresentava, e rappresenta ancora oggi, un modo per sfuggire alla routine e per regalarmi un momento di respiro, oltre che un piccolo sorriso”. Da lì l’idea di postarla sui social e condividerla, senza però alcuna idea di business, tanto più che anche il profilo Instagram a lei dedicato è nato per caso.

“Avevo dimenticato i dati di accesso del mio profilo personale, che avevo creato sul cellulare del mio fidanzato. A quel punto, avendo anche io uno smartphone tutto mio, ho fatto prima ad aprirne uno da lì, ribattezzato Virgola. Si tratta del mio nomignolo da bambina: era così che mi chiamava mio padre. Da quel momento non so bene cosa sia successo, ma è stato un crescendo di condivisioni e fan”.

Intervista a Virginia di Giorgio, l'illustratrice mamma di Virgola, la bambolina diventata famosa per i suoi diari su social network e tshirt

Virginia di Giorgio VS Virgola, tra vita privata e lavoro

Ma il fatto di aver prestato il suo soprannome di infanzia alla sua creazione non deve generare confusione. In Virgola, infatti: “c’è veramente poco di Virginia – sorride -. Lei è fine, soave, dolce. Io non sono così. Forse un tratto comune è il romanticismo, oltre al fatto di essere cresciute assieme. Forse proprio Virgola mi ha fatto diventare grande, se crescita vuol dire conoscenza e consapevolezza. Dalla sua nascita la mia vita è cambiata, così come le mie abitudini.

Ho fatto esperienze che non avevo mai neppure sognato e lavorato per brand e aziende molto note, che mi hanno proposto di produrre qualcosa per loro. Sono quindi diventata imprenditrice di me stessa, costruendomi un lavoro da zero e senza averlo progettato”. Un lavoro che deve esser gestito in parallelo con le tante novità arrivate nella sua vita più o meno contemporaneamente, tra cui la maternità. “Se portare avanti il lavoro con il pancione è stata dura, perché era ingombrantissimo, gestirlo dopo il parto lo è stato ancora di più. Anzi, i primi tempi ho proprio smesso di disegnare, perché mio figlio assorbiva tutte le mie energie. Poi ho ripreso in mano la mia vita e, nei ritagli di tempo prima e a cadenze più regolari poi, ho ricominciato a recuperare i miei ritmi”.

Vita da freelance e nuovi progetti di Virginia di Giorgio

Virgola però non si declina solo come disegno su foglio. Virgola è versatile e si presta ad evoluzioni sempre nuove, tanto da esser diventata la protagonista di un libro e di una linea di gioielli e charms (ora acquistabili anche online, attraverso il sito oroargentovirgola.it

“Voi non lo sapete – confessa Virginia, proprio nella prima pagina del suo primo volume – ma io ho una fissazione: quando apro un libro, annuso sempre le pagine. Adesso potrò respirare una storia che conosco davvero”. Una storia fatta di tanti inediti, di disegni ispirati alle favole, alla moda, alle stagioni e ai viaggi, più o meno immaginari. In ciascuna pagina, poi, c’è una citazione a corredo. Pubblicare, per l’autrice, è stato un po’ come un sogno che si è realizzato, grazie alla proposta arrivata dalla casa editrice Hop!, di Pavia, con cui è già in cantiere un nuovo progetto editoriale.

Conferme

Nel frattempo, Virginia si sposta spesso verso Nord (per lo più a Milano), per eventi, presentazioni e collaborazioni varie. Ma è “durante una visita a Torino che ho avuto la riprova di quanto i miei follower si siano affezionati a me tramite Virgola. Sono partita in treno, da sola, con figlio, cane e valigie al seguito, interrogandomi su come avrei fatto a scendere alla mia fermata così carica di roba – racconta –.

Da lì l’idea di chiedere aiuto tramite facebook, dove ho scritto che avrei avuto bisogno di una mano una volta arrivata. Una ragazza, che non avevo mai visto né sentito, mi ha quindi scritto per avere maggiori informazioni e si è precipitata in stazione pur di essermi utile. Ed è bello sapere che io e Virgola riusciamo a circondarci, con spontanietà, di persone così belle”.

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È a loro, infatti, che Virginia e Virgola puntano a regalare sorrisi ed è loro che spesso ringrazia con omaggi gratuiti, dal calendario mensile ai disegni da colorare. “Quest’idea è venuta fuori dopo un omaggio allegato ad un giornale nazionale – spiega l’illustratrice -. Ho parlato dell’iniziativa su Instagram e ho chiesto ai miei follower se l’idea di replicarla, sul mio sito, sarebbe stata gradita, e mi è arrivata una valanga di sì entusiasti. A breve, quindi, saranno scaricabili dal mio blog”.

 

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Photo Credits: Diario di Virgola di Virginia di Giorgio
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Sonia Muraca
Blogger & Ambassador of Tuscany
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