Brunello vs Rosso di Montalcino: chi vincerà? Ma la risposta non è più scontata

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2 / 3 – Il Consorzio del Brunello di Montalcino ha dato una risposta sorprendente alla provocazione del Wall Street Journal

Per il Consorzio del Brunello di Montalcino la provocazione del Wall Street Journal è un valore

Il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, alla provocazione di Lettie Teague del Wall Street Journal, ha affermato: “Siamo felici di vedere accomunato sul piano qualitativo il Rosso al Brunello, si vede che le imprese sono sempre più brave. Accomunarlo al fratello maggiore non è un problema, è un valore”.

Nessuna concorrenza sotto lo stesso tetto

Un po’ come per i buoni team di Formula 1, dunque, niente concorrenza tra i vini prodotti dalla stessa azienda. Tra l’altro, da qualche anno il Consorzio ha creato per il Rosso un evento specifico: Red Montalcino (in estate), mentre al Brunello è dedicata l’Anteprima di novembre (quest’anno dal 17 al 19).

“Sono due vini complementari” sostiene Bindocci “e lo saranno anche in futuro. I produttori di Brunello sono ovviamente gli stessi del Rosso, e sanno meglio di noi che il rischio non si pone, perché i tratti distintivi sono altrettanto evidenti, e non riguardano solo le tecniche produttive ma anche la percezione dei consumatori nei confronti di entrambi i prodotti”.

Per approfondire: Montalcino ed il suo monumentale Brunello

E a breve potrebbero addirittura esserci novità importanti

Eppure si percepisce che qualcosa bolle in pentola. Le forti richieste di Rosso potrebbero spingere il Consorzio a scelte importanti per il futuro. Nella piramide rovesciata della denominazione il Rosso esprime in media tra i 3,5 e i 4,2 milioni di bottiglie all’anno, mentre solo nel 2022 la domanda è cresciuta del 20%, sia in Italia che all’estero.

Ma quali potrebbero essere le novità importanti per il futuro del Rosso? Scoprilo a pagina 3

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Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi

Scrittore & Ambassador of Tuscany