3 / 3 – Si riaprirà l’Albo del Rosso?

Si potrebbe riaprire l’albo dei vigneti del Rosso

A questo punto il presidente del Consorzio del Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci, si fa una domanda: “Ci stiamo interrogando se non sia giunto il momento di riaprire l’Albo del Rosso: in un contesto di crescita della domanda è forse necessario aumentare la massa critica della Doc per evitare che i clienti si rivolgano altrove, visto che non sussiste scarsità di prodotto. È un passaggio importante, del quale discuteremo serenamente con i soci”. Se si considera che questo Consorzio è molto conservativo rispetto al potenziale produttivo – da 26 anni non viene alterato il numero di ettari vitati del Brunello di Montalcino e, anzi, è consuetudine diminuire volontariamente ogni anno le rese previste –, una simile scelta sarebbe quantomeno sorprendente.

Tornando quindi al Wall Street Journal e alla sua provocazione, se le cose andassero come ventilato dal Consorzio, non si tratterebbe solo di tempo e di soldi a favorire un vantaggio del Rosso sul Brunello, ma anche della quantità di prodotto. Una bella sfida che seguiremo con vivo interesse.

Versare vino rosso da una bottiglia di due calici al tramonto

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Agriturismi:

Tenuta CastelGiocondo dei Frescobladi (antica, maestosa e dominante, una roccaforte ricca di fascino e storia); Paradiso di Cacuci (residenza tradizionale situata tra i vigneti della famiglia Cacuci); Casanova di Neri Relais (il bel relais della famiglia Neri, composto da un antico casale e da un vecchio fienile sulla sommità di un’incantevole collina); Mastrojanni Wine Relais (relais esclusivo per chi desidera eccellenza, silenzio e relax); Il Burellino (wine resort di charme in un incantevole borgo medioevale);

Trattorie/Osterie veraci:

Enoteca Osteria Osticcio (cucina tradizionale in esecuzione raffinata, solida e creativa); Albergo Ristorante Il Giglio (cucina della tradizione ma reinterpretata con rispettosa fantasia); Trattoria Il Pozzo (cucina casereccia, del tipo buono, di cui non ci si stanca mai); Vineria Le Potazzine (gusto e semplicità senza affettazione e ridondanze, coi vini che sono l’ovvio cavallo di battaglia, visto il nome); Trattoria Il Leccio (locale rusticamente elegante e piatti della tradizione con un pizzico di fantasia).

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Foto di Biljana Martinić su Unsplash

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