Dante infinito: scoperto un codice matematico segreto nascosto nella Divina Commedia

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3 / 3 – Impressionante cosa abbia potuto architettare il genio fiorentino

Prima dell’avvento del computer nessuno avrebbe potuto arrivarci

“La cosa incredibile è che non sarebbe mai stato possibile arrivarci in un’epoca precedente all’avvento dei computer. (…) Il fatto che il poema contenga anche uno schema matematico invisibile ai contemporanei, ma comprensibile solo ai posteri 700 anni dopo, è qualcosa di davvero incredibile”. E, aggiungiamo noi, rende Dante ancora più geniale di quanto già non fosse ritenuto all’unanimità.

Viene però da chiedersi perché tali complesse strutture matematiche attribuiscano tanta rilevanza al canto XVII° del Purgatorio, al punto da utilizzarlo come elemento centrale degli schemi a croce. Monaldi e Sorti spiegano che tale scelta potrebbe derivare dal suo posizionamento nel mezzo del poema, sulla quarta delle sette colline. Tratta inoltre tematiche profonde come l’amore e il libero arbitrio, che sono a loro volta posti al centro della Commedia.

Francesco Sorti e Rita Monaldi chiariscono infine come questa scoperta sveli “dove si trovi veramente il cuore della Commedia, racchiuso appunto nel concetto di trasumanare e disumanare, come fossero le pillole rossa e blu di Matrix. Il messaggio di Dante è: non scordatevi del vero viaggio, che è quello che conduce verso l’alto o verso il basso”.

Dormire e mangiare in palazzi e trattorie storiche nella città di Dante

Al Palazzo del Marchese di Camugliano (una splendida residenza nobiliare del XVI secolo nel cuore di Firenze, che spicca per dettagli sofisticati e sontuosi arredi d’epoca); Antica Torre di Via Tornabuoni 1 (casa torre e boutique hotel di grande charme che nel Trecento apparteneva a una delle famiglie più importanti di Firenze, i Gianfigliazzi, tanto da essere menzionata nella Commedia, Canto XVII dell’Inferno); Golden Tower Hotel & Spa (il lusso di soggiornare nella cinquecentesca Torre Strozzi, antica dimora della rinomata famiglia fiorentina); Palazzo Guicciardini (boutique hotel e residenza d’epoca nel cuore dell’Oltrarno fiorentino, eletto dal Lonely Planet nel 2017 il quartiere più “cool” del mondo); Villa Le Fontanelle (sulle colline di Careggi, uno splendido boutique hotel, un tempo villa concessa da Cosimo il Vecchio a Marsilio Ficino per la traduzione dei Codici Platonici e sede della prestigiosa Accademia neoplatonica).

Tra le trattorie storiche a Firenze consigliamo: a San Niccolò, Osteria Antica Mescita, dentro un’intrigante “cripta”, piatti tradizionali della cucina casalinga toscana che si alternano in base alle stagioni; a San Frediano, Sabatino, più che centenaria, nel ‘700 era il refettorio di un ex convento di suore, mentre nel ‘900 una sorta di mensa-trattoria popolare, e la cucina è quella casalinga che potrebbero preparare le nonne; a Santa Croce, Pallottino, nata nel 1911, da allora niente è cambiato, nemmeno la cucina tradizionale e genuina a base di bistecca, peposo, pappa al pomodoro, ribollita, eccetera; a Santa Maria Novella, Trattoria Sostanza, fondata nel 1869 come osteria, mescita e rivendita di generi alimentari, oggi rimane sostanzialmente inalterata, così come la cucina tipica fiorentina; a San Lorenzo, Trattoria Palle d’Oro, gestita da quasi cento anni dalla stessa famiglia, giunta ormai alla quarta generazione, verace cucina toscana a prezzi contenuti.

Per approfondire: La cucina regionale toscana: piatti tipici provincia per provincia

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Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi

Scrittore & Ambassador of Tuscany