1 Settembre 2017 2017-09-01T15:08:44+02:00 Funicolari toscane, un fascino intramontabile da oltre un secolo TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: Son tre, tutte affascinanti nel loro genere. Parlo delle funicolari in Toscana. Le avete mai viste? Ci siete mai saliti sopra? Se non l’avete fatto, fatelo, è un’esperienza interessante, divertente, e anche ecologica, il che non guasta mai. Funicolari in Toscana, un fascino intramontabile Ma cos’è esattamente una funicolare? Perché non è che se ne vedano a centinaia in giro. La funicolare è un tipo di trasporto terrestre “a guida vincolata”, che fa capo alla categoria del trasporto a fune. In parole povere, la cabina della funicolare, scorrendo su dei veri e propri binari, come un treno, viene trasportata in su e in giù da una fune. Serve quindi per superare dislivelli significativi e non va assolutamente confusa con la ferrovia a cremagliera che adotta principi molto diversi né tanto meno con le teleferiche o con le funivie che non scorrono su binari. Bene, in Toscana ce ne sono tre, e scommetto che non tutti lo sapevano. Le 3 funicolari in Toscana La funicolare di Montecatini Terme La prima delle 3 funicolari in Toscana di cui parleremo collega Montecatini Terme all’antico borgo medievale di Montecatini Alto. Risale al 1898, e anche l’aspetto somiglia a uno dei simpatici treni dell’epoca. Il progetto di costruire un impianto che collegasse i due centri abitati che allora venivano chiamati “Bagni di Montecatini” e “Castello” venne presentato al comune da un ingegnere genovese, Alessandro Ferretti. Ottenuta la concessione, riuscì a trovare i fondi necessari con l’aiuto dell’Ing. Carlo Barbano e del Cav. Giacomo Giovannetti, ai quali è stata poi intitolata la piazzetta sopra la stazione a monte della Funicolare. La grande inaugurazione avvenne il 4 giugno 1898, e vide la partecipazione di ospiti illustri come Giuseppe Verdi. Fino al 1921 i due trenini rossi furono azionati da una imponente caldaia a vapore situata nella stazione a monte. Successivamente, con l’avvento dell’elettricità, questa venne sostituita da un potente motore elettrico. Si succedettero anni tranquilli in cui il servizio si mantenne regolare e non subì mai interruzioni, finché, il 2 settembre 1944, una pattuglia di guastatori in ritirata facendo esplodere delle mine causò gravi danni all’impianto e lo rese inservibile fino al 1949, anno in cui, un imprenditore fiorentino, in collaborazione con il comune di Montecatini Terme, si accollò l’onere del restauro necessario alla riattivazione. Dopo la guerra Montecatini tornò a essere una meta termale per migliaia di vacanzieri, e la Funicolare vide accrescersi il numero di coloro che desideravano visitare il “Castello”. Vagoni storici Da allora si sono susseguiti vari miglioramenti, ma non sono stati però assolutamente modificati i due vagoncini storici, noti come Gigio e Gigia, che si salutano sempre a metà percorso: tre scompartimenti con panche di legno e due balconcini esterni, i posti più ambiti da cui si può godere del bel panorama. Ad oggi è frequentata da tanti personaggi famosi come Anthony Queen, il cuoco francese Roger Vergè, l’intero cast del film Amici Miei, Antonio Ricci di “Striscia la notizia”, Nancy Brilli, Cristina Chiabotto e Fabio Fulco, e durante il periodo del Pistoia Blues non di rado vi si possono trovare gli artisti che vi si esibiscono. Lunghezza percorso: 1056 mt. Dislivello: 206,47 mt. Inclinazione: dal 16% al 38,5%. Media: 20,5% Andata/ritorno: 7€. Solo andata: 4€. Per i bambini tra i 6 e i 10, anni andata e ritorno: 4€. Solo andata: 4€. La funicolare di Montenero La seconda delle 3 funicolari in Toscana di cui parleremo è quella di Montenero. Nella periferia sud di Livorno, davanti alla frazione di Antignano, sorge il Colle di Montenero, che vede ergersi sulla sua cima un Santuario, detto appunto della Madonna di Montenero, risalente al XIV secolo e noto per la galleria degli ex-voto e per le offerte dei ceri votivi. La funicolare fu pensata per ovviare al problema del trasporto dei fedeli dalle pendici del colle alla sua sommità. La Società Livornese di Trazione Elettrica presentò il progetto di “tranvia funicolare” nel 1907, e nell’agosto del 1908 ci fu l’inaugurazione dell’impianto, che allora era integrato da una linea tranviaria che collegava la funicolare al centro cittadino. Si tratta della prima funicolare in Italia a essersi dotata, nei primi anni ’90, di totale automazione, tanto da potersi emancipare dal conduttore a bordo. Inoltre è anche la prima funicolare a essere stata alimentata completamente con energia fotovoltaica: una mobilità sostenibile al 100%. Per pochissimi giorni all’anno, dal 2008, questa funicolare si trasforma nella scenografia dello spettacolo “Vagoni Vaganti”, di Andrea Kaemmerle, assumendo le sembianze della stazione della transiberiana di Vladivostock. La tratta Montenero alto – Montenero basso ricrea quindi un ideale viaggio da Vladivostok a Mosca e ritorno. Ad agosto, in occasione dell’evento “Montenero sotto le stelle”, la funicolare rimane aperta per tre notti e i passeggeri vengono accompagnati da artisti che cantano stornelli labronici fino alla stazione a monte. Lunghezza percorso: 656 metri. Pendenza media: 17%. Dislivello: 110 metri. Corsa semplice: 1,20€. La funicolare di Certaldo Le terza e ultima delle 3 funicolari in Toscana di cui parleremo è quella di Certaldo. E’ stata inaugurata il 19 luglio 1999 – nell’ottica della pedonalizzazione del borgo alto – e unisce il Borgo di Certaldo, dove visse Giovanni Boccaccio, a quello della Certaldo moderna. L’impianto è stato realizzato con la tecnologia dell’ascensore inclinato e possiede un’unica cabina che scorre su rotaie, bilanciata da un contrappeso. Notevole l’attenzione all’impatto visivo in modo da uniformarsi nel migliore dei modi al caratteristico profilo del borgo. Negli anni questo servizio di trasporto è diventato una vera e propria attrazione turistica, tanto da essere oggetto di servizi televisivi, come il “Sereno Variabile” condotto da Osvaldo Bevilacqua, e non mancano nemmeno sposini d’ogni nazionalità che usano la funicolare come set per i loro servizi fotografici privati. Se la stima iniziale prevedeva un trasporto di circa 100.000 persone all’anno, bisogna dire che la funicolare nel 2016 ha superato la quota di 250 mila passeggeri, grazie ai tanti turisti che soggiornano a Certaldo e ai visitatori dei musei del borgo. Lunghezza totale del percorso: 128,5 mt. Dislivello: 48,44 mt. Pendenza: 40,8%. Andata e ritorno: 1,50€. Corsa singola: 1,30€. Noi vi abbiamo lanciato le idee. Adesso tocca a voi. Buona funicolare. Riproduzione Riservata © Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreVieri Tommasi CandidiScrittore & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/funicolari-in-toscana/" width="100%" count="on" num="3"]