Certaldo come non l’avete mai vista: la funicolare diventa un’inedita DeLorean e ci riporta indietro nel tempo, Boccaccio ci accompagna silenzioso tra le antiche vie e un oste dalla voce baritonale ci inizia agli autentici sapori toscani.

Certaldo, il borgo toscano di Messer Boccaccio

Chiudo lo sportello della macchina e mi guardo attorno. Sono le otto di sera di un giovedì d’inverno, poche persone sfidano la notte. Mi volto a sinistra: Boccaccio Giovanni, statuario, vive tra i risvolti della memoria ricordando ai passanti che quel paese, Certaldo, è stato mondo suo. Della sua nascita, della sua morte.

Certaldo basso

Buonasera anche a te, Boccaccio”, bisbiglio sottovoce.
Davanti a sé lo sguardo fisso del Poeta indica la Funicolare, attiva dal 1999, inedita DeLorean per un viaggio nel tempo con destinazione Certaldo Alto, da vivere di notte.

Certaldo come non l'avete mai vista. La funicolare, inedita DeLorean, ci porta a Certaldo Alto, nel Medioevo, dove Boccaccio ci segue tra le antiche vie

Possibilmente, a pancia piena.
Quel ristorante mi ispira”, penso.

All’angolo tra Piazza Boccaccio e la vecchia Via Francigena, centro di Certaldo Basso, l’Osteria La Saletta diventa la mia scelta ed un signore di mezz’età dalla voce baritonale mi fa accomodare. Ordino un cremoso Risotto mantecato al pecorino di Pienza e pere, lo accompagno con un bicchiere di Brunello di Montalcino ed assaggio la specialità della casa: il Tonno del Chianti, antica ricetta di conservazione della carne di maiale in un liquido di olio evo toscano, spezie e vino bianco. Buonissimo. Stringo la mano al proprietario-cameriere e lascio l’Osteria, la porta si chiude alle mie spalle. Il sipario sulla prima scena della serata, anche.

Atto II: Ciak, si gira. Sazio, inizio la salita: l’ascensione verso la Storia comincia da qui, dalla camminata. Volete un consiglio? Parcheggiate la vostra auto nella parte bassa del paese ed andate a piedi, nel Medioevo le macchine erano ancora da inventare, Fiat 500 gialle incluse.

Certaldo come non l'avete mai vista. La funicolare, inedita DeLorean, ci porta a Certaldo Alto, nel Medioevo, dove Boccaccio ci segue tra le antiche vie

Certaldo Alto

Certaldo Alto ti aspetta in cima alla collina che sovrasta l’agglomerato urbano di recente realizzazione e lassù si arricchisce della luce calda di antiche lanterne che, inesauribili, continuano ad illuminare le vie del borgo. Ancor prima di oltrepassare la Porta del Sole mi imbatto in una vecchia taverna: “La compagnia del Drago Nero”.

Una “lampara” arrugginita sopra l’insegna, un pancale di legno in terra ed una finestrella sbarrata sovrastante la porta: è la sede di una compagnia teatrale di rievocazione storica che, sin dall’ingresso, tiene fede alla propria missione. Immagino streghe e apparizioni divine, magie nere e storie di malocchi: è il mio HellDorado. In un mondo che sprinta in avanti quella “fotografia” di dieci secoli fa è, per me storico (seppur contemporaneo), un Santo Graal senza eguali.

Entro nelle mura e passo di fronte al ristorante Messer Boccaccio, trattoria in stile antico; tra viuzze di mattoni rossastri sbuco in Piazza SS. Annunziata, dove soltanto macchine parcheggiate (che maledico) ti risvegliano dal sogno di “Una notte nel Medioevo”. Oltre la piazzetta, c’è l’arteria del borgo: Via Boccaccio.

Certaldo come non l'avete mai vista. La funicolare, inedita DeLorean, ci porta a Certaldo Alto, nel Medioevo, dove Boccaccio ci segue tra le antiche vie

Qui si trova la casa nel quale morì il Poeta del Decameron, in parte distrutta dai bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale e ricostruita negli anni post-bellici. Oggi è un museo, proprietà dell’Ente Nazionale Boccaccio, dove poter visitare tutte le edizioni e traduzioni del Decameron, gli studi filologici e la preziosa Biblioteca del romanziere.

Anche Lord Byron vi soggiornò nel 1800, ospite della signora Lanzetti, lamentandone una certa incuria.
Rosso, colore del cotto, è anche il lastricato della strada. Rosso, della stessa tonalità, è il monumento più famoso di Certaldo Alto: il Palazzo Pretorio, realizzato nel XII secolo e residenza dei Conti Alberti. Sulla facciata targhe e stemmi ricordano vecchie famiglie nobiliari, mentre un orologio circolare scandisce il tempo dalla torretta adiacente al palazzo.

Certaldo come non l'avete mai vista. La funicolare, inedita DeLorean, ci porta a Certaldo Alto, nel Medioevo, dove Boccaccio ci segue tra le antiche vie

All’interno si possono visitare le prigioni civili e criminali, i giardini retrostanti, i ritrovamenti archeologici d’epoca etrusca ed affreschi di Pier Francesco Fiorentino. Il polo museale certaldese comprende anche la Chiesa di S. Filippo e Jacopo, sempre in Via Boccaccio, che ospita la Tomba del Poeta ed è la porta d’accesso al Museo di Arte Sacra, inaugurato nel 2001.

Via Boccaccio misurerà cento metri a dir tanto; per quanto breve è colma di sensazionali dettagli propri di un passato che, col suo andamento blando, poteva permettersi una smarrita cura del particolare: vedo tre vasetti fioriti artisticamente sistemati a fianco di una finestra al primo piano; una bicicletta contornata da piante, lasciata là tra una fessura adornata ed una veranda ingresso di un ex “Caffè”; ai piedi di un portone due stivali da contadino sono diventati casa per piante e fiori.

Certaldo come non l'avete mai vista. La funicolare, inedita DeLorean, ci porta a Certaldo Alto, nel Medioevo, dove Boccaccio ci segue tra le antiche vie

E’ il dettaglio che fa la differenza”, mi dico.
Nel silenzio del borgo svolto per Via Rivellino, la più antica del paese, dal quale si vede il colle di San Gimignano ed esco dalle fortificazioni certaldesi.

È tardi, torno (devo!) nel presente, rinfrancato da quella visita al ritmo unico della Storia.

📍 PER APPROFONDIRE:

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Reportage fotografico (foto n. 5 – 6 – 7) realizzato da Matteo Merciai per Tuscanypeople.com
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Matteo Merciai
Blogger Giornalista & Ambassador of Tuscany
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