2 / 3 – Scopriamo i segreti del tartufo bianco pregiato in Toscana

Le aree toscane dove trovare il tartufo bianco pregiato

In Toscana i tartufi bianchi si trovano nella zona di San Giovanni d’Asso e delle colline intorno a Volterra, ma soprattutto nel’area di San Miniato, la vera capitale del tartufo bianco del centro Italia, che fornisce un prodotto di qualità competitivo con quello più famoso di Alba. Quasi la metà della produzione toscana di tartufo proviene dalle colline sanminiatesi, dalle frazioni della Val d’Egola, come Corazzano, La Serra e Balconevisi, e anche dai comuni di Montopoli, Palaia e Volterra.

Nello specifico, il tartufo bianco toscano si raccoglie sia in un’ampia fascia collinare interna (caratterizzata da una aridità estiva piuttosto pronunciata), sia lungo i corsi d’acqua, nelle valli ombreggiate, nei fondovalle umidi, nei versanti esposti a settentrione, prevalentemente in simbiosi con pioppi, salici, noccioli, farnie, sia in areali appenninici (caratterizzati da clima più umido) sia in boschi misti di latifoglie caduche, ai margini di coltivi o di ex pascoli, in simbiosi con cerri, carpini, etc.

Per approfondire: Valdera, terra di tartufi e del bianco pregiato

Tartufi bianchi toscani su foglie di alloro

Quando si raccoglie il re dei tartufi in Toscana

I periodi di maturazione e raccolta del tartufo bianco dipendono anche da fattori climatici: il tartufo bianco si raccoglie in genere dal 10 settembre fino al 31 dicembre, ai sensi della normativa regionale. Nelle colline intorno a San Miniato, i primi tartufi raccolti sono detti “di marca”, ossia di superficie e poco profumati. L’escavazione prosegue fino alla fine di ottobre e durante tutto novembre, considerato il momento migliore per la raccolta del tartufo bianco, ormai giunto a maturazione. Tuttavia negli ultimi anni, a causa dei cambiamenti climatici, si tende a posporre la raccolta di almeno un mese.

La raccolta è effettuata con l’aiuto di cani appositamente addestrati, come accennato, e di un particolare strumento, il vanghetto, costituito da un corto e robusto manico di legno alla cui estremità è fissata una piccola vanga di forma variabile.

Quanto può valere il tartufo bianco toscano? Scopri valore e aneddotica del re dei tartufi a pagina 3

Informazioni sull'autore

Marta Pintus, Vice Caporedattrice e SEO Strategist di TscanyPeople, la rivista toscana
SEO Content Strategist, Editor, Ambassador of Tuscany
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