3 / 3 – Tartufo bianco toscano: bello, buonissimo e… a peso d’oro!

Il tartufo più grande del mondo fu trovato proprio a San Miniato

Specificato che oggi come oggi un tartufo bianco può arrivare a costare fino a 3.000€ al kg, una bella storia (o forse leggenda?) legata a San Miniato è quella del mitico cercatore di tartufi Arturo Gallerini che nel 1954, assieme al suo cane Parigi, trovò nell’area del borgo pisano il “tartufo più grande del mondo”: pensate che pesava addirittura 2.520 grammi, e che fu regalato al trentaquattresimo Presidente USA, Dwight D. Eisenhower.

Attualmente sarebbe molto difficile attribuire un valore di mercato a un tartufo simile, ed è per questo che in molti casi i tartufi da Guinness dei primati vengono battuti all’asta e il ricavato devoluto ad associazioni benefiche.

C’è da dire però che la storia del tartufo ha da sempre rappresentato un miscuglio inestricabile di fatti e leggende, tanto che ancora oggi non si conoscono i dettagli della notte in cui fu stabilito il record del tartufo: i Tartufai (quelli con la T maiuscola) vengono infatti narrati ai bambini locali come “figure mitologiche”, rispettose, sì, delle tradizioni, della natura e dei loro “colleghi”, ma allo stesso tempo anche bugiarde.

L’unica documentazione “attendibile” che abbiamo a oggi è una storia di Don Luciano Marrucci (uno che i tartufai li conosceva bene), in cui viene descritta, appunto, la notte in cui Arturo Gallerini tornò a casa col suo diamante grezzo. Ma ve la racconteremo alla prossima puntata sul tartufo bianco toscano. Non ci perdete di vista, quindi.

Per approfondire: Degustazioni di tartufo in Toscana: le 5 imperdibili

Un cane da tartufo annusa il fungo ipogeo nel bosco

Per il momento, leggete i nostri consigli su dove dormire e mangiare a San Miniato e dintorni

Strutture ricettive

Relais Sassa al Sole ( a Corazzano, un relais di gran lusso tra campi e vigneti); Villa Sonnino (una splendida residenza di campagna del XVI secolo); Palazzo Essenza (incantevole palazzo storico, nel centro di San Miniato); Hotel San Miniato (dimora storica ricavata da un convento basso medievale che offre 22 camere deluxe e 4 suite a tema); Hotel Miravalle (in un palazzo medievale restaurato, hotel di lusso, caratterizzato da raffinati dettagli e dipinti originali).

Ristoranti

Pepenero (una cucina che presenta mirabilmente i migliori ingredienti del territorio, soprattutto il tartufo nelle sue varietà nell’arco dell’anno); Papaveri e Papere (la cucina prende spunto da ingredienti dal territorio locale, per allargarsi a una visione moderna, sia nella leggerezza delle preparazioni sia nelle presentazioni dei piatti); Antico Ristoro Le Colombaie (tipico ristorante toscano nelle campagne di San Miniato in cui il tartufo eccelle); PS Ristorante (a Cerreto Guidi, all’interno della magnifica Villa Petriolo, utilizza le fragranti produzioni interne che lo chef reinterpreta in stile moderno); Quattro Gigli (a Montopoli Val d’Arno, in un palazzo del Quattrocento caldo e accogliente, cucina di piatti regionali in ceramiche disegnate ad hoc).

Spaghetti alla chitarra con scaglie di tartufo bianco

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Marta Pintus, Vice Caporedattrice e SEO Strategist di TscanyPeople, la rivista toscana
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