Qual è il re dei tartufi toscani? Sicuramente il tartufo bianco pregiato che cresce nelle zone di San Miniato e di San Giovanni D’Asso

1 / 3 – Iniziamo la conoscenza del re dei tartufi toscani: il bianco pregiato

I tartufi sono funghi molto particolari

Il tartufo è un fungo che cresce nel sottosuolo nei pressi di alberi o arbusti con cui vive in simbiosi e con cui si scambia sostanze nutritive indispensabili per la vita reciproca. I tartufi (il cui nome scientifico è Tuber), che si raccolgono con l’aiuto di cani detti “da tartufo”, appositamente addestrati, mostrano tutti determinate caratteristiche fisiche. Hanno infatti l’aspetto di tuberi di forma per lo più globulosa, i cosiddetti “corpi fruttiferi” del fungo o “carpofori”; sono rivestiti esternamente da una “buccia” liscia o rugosa (il peridio); mentre internamente mostrano una “polpa” marmorizzata (la gleba).

Due grossi tartufi bianchi sulle mani di uno chef

Il Tuber magnatum pico o Tartufo bianco della Toscana

Il Tartufo bianco della Toscana, il più pregiato tra tutti i tartufi, si contraddistingue per il peridio liscio, i colori chiari, il profumo inconfondibile. All’aspetto presenta uno strato esterno liscio, di colore giallo chiaro o verdino, e una polpa dal marrone al nocciola più o meno tenue, talvolta sfumata di rosso vivo, con venature chiare, fini e numerose che scompaiono con la cottura. Ha dimensioni variabili, da quelle di una cariosside di mais a quelle di una grossa arancia. Emana un profumo forte e gradevole, simile all’odore di metano o a quello del formaggio fermentato.

Dove si trova e quando si raccoglie il tartufo bianco della Toscana: scoprilo a pagina 2

Informazioni sull'autore

Marta Pintus, Vice Caporedattrice e SEO Strategist di TscanyPeople, la rivista toscana
SEO Content Strategist, Editor, Ambassador of Tuscany
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