Vi presentiamo la Top10 dei più bei luoghi da fotografare in Val d’Orcia, scorci di indescrivibile bellezza pronti a essere immortalati con una macchina professionale o un semplice cellulare

1 / 4 – La top10 dei 10 luoghi da fotografare in Val d’Orcia

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • La Val d’Orcia nelle parole stesse dell’Unesco: ipse dixit
  • Creiamo insieme un puzzle di bellezza della Val d’Orcia
  • La Top 10 dei luoghi da fotografare in Val d’Orcia

L’eterno splendore della Val d’Orcia da fotografare

Se la Toscana è tutta da fotografare, se le isole dell’Arcipelago, ad esempio, rappresentano una risorsa inesauribile d’immagini memorabili, c’è un territorio che più di ogni altro affascina i visitatori per la sua unicità: la Val d’Orcia. I suoi paesaggi, le sue attrazioni, sono talmente particolari, diversi da qualsiasi altra cosa possiate aver già visto, che l’Unesco, nell’imbarazzo, ha dichiarato Patrimonio dell’Umanità la totalità di questo incredibile territorio toscano. Parliamo di un’intera valle, non di un monumento e nemmeno del centro di una città, come nel caso di Firenze, Siena, San Gimignano. Parliamo di 18.500 ettari di splendore che l’umanità al completo si è affrettata a dichiarare patrimonio universale.

Giovane ragazza con vestito rosso davanti alle curve di Monticchiello con i famosi cipressi in Val d'Orcia

La Val d’Orcia nelle parole stesse dell’Unesco: ipse dixit

In particolare, sul sito Unesco leggiamo:

La Val d’Orcia sito culturale del Patrimonio Mondiale si trova nell’entroterra agricolo di Siena, nell’Italia Centrale, e comprende i centri storici e gran parte del territorio dei Comuni di Castiglione d’Orcia, Monticchiello, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia. L’iscrizione comprende un paesaggio agricolo e pastorale che riflette sistemi di gestione del territorio innovativi, ma anche città, villaggi e case coloniche, la romana Via Francigena e le strutture ad essa collegate (abbazie, locande, santuari, ponti).

La Val d’Orcia è un eccezionale esempio del ridisegno del paesaggio nel Rinascimento, che illustra gli ideali di buon governo nei secoli XIV e XV della città-stato italiana e la ricerca estetica che ne ha guidato la concezione.

Il paesaggio della Val d’Orcia è stato celebrato dai pittori della Scuola Senese […]La Val d’Orcia, connubio di arte e paesaggio, spazio geografico ed ecosistema, è l’espressione di meravigliose caratteristiche naturali ma è anche il risultato e la testimonianza della gente che vi abita. Tra il paesaggio duro, accidentato delle crete e quello più morbido delle colline dove la macchia mediterranea, i vigneti, gli uliveti, le coltivazioni promiscue si scambiano e si intersecano in affreschi di rara bellezza, si comprende con chiarezza come e quanto abbia pesato la consapevolezza dell’uomo di dipendere, nelle sue opere, dalle risorse dell’ambiente circostante e dal loro utilizzo in modo non distruttivo.

Più di così, cosa si potrebbe dire, verrebbe da chiedersi? Ma non è proprio vero.

C’è molto, molto, altro da dire: scopri cosa a pagina 2

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Tommaso Baldassini Editore
Publisher, Blogger & Ambassador of Tuscany
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