Dal 12 al 14 aprile 2024 c’è TIPO Festival

La stagione delle visite guidate si conclude con TIPO Festival, dal 12 al 14 aprile 2024. Come di consueto, rappresenterà un momento di confronto e approfondimento sullo stato dell’arte del turismo industriale in Italia di cui Prato è protagonista e punto di riferimento a livello nazionale e non solo.

In programma iniziative per appassionati di turismo industriale e per addetti ai lavori. In calendario, spettacoli in fabbrica, itinerari di trekking nelle archeologie industriali, visite in azienda, presentazioni di libri, contest fotografico con mostra finale, performance, mostre e laboratori di arte tessile per bambini.

Per gli addetti ai lavori tornano – come lo scorso anno – le importanti assemblee nazionali di AIPAI (Associazione Italiana per il Patrimonio Archeologico Industriale) e ERIH (European Route of Industrial Heritage): altissime professionalità a confronto per riflettere sullo stato dell’arte del turismo industriale italiano ed europeo e del suo futuro. Il programma completo su www.tipo.prato.it.

Ex fabbrica a Prato

Qualche consiglio su dove dormire e mangiare a Prato

Ottime le sistemazioni di livello che offre Prato. Se Wall Art Hotel & Residence Prato è un sistema di spazi per ospitare momenti sinergici tra imprese, arte, storia ed eventi metropolitani, un centro multifunzionale aperto per incontrare e sperimentare l’arte; Bed & breakfast Podere la Rondine Prato è invece un nido di pace a due passi dal centro, col fascino d’una residenza toscana immersa in un verde ettaro di giardino ed uliveto. Molto bello anche l’Art Hotel Museo – dietro al celebre Centro di Arte Contemporanea Luigi Pecci di Prato -, con le sue innumerevoli installazioni artistiche provenienti in gran parte dall’esclusivo archivio del collezionista Carlo Palli.

Nemmeno il cibo di qualità è un problema a Prato. Per chi ama il pesce, senz’altro Tonio, con le sue specialità di mare in proposte classiche e fragranti è una buona scelta; così come lo è l’elegante Il Piraña, con la sua solida e gustosa cucina di pesce priva di svolazzi tecnici o invenzioni avanguardiste.

Mentre per chi ama la cucina moderna o contemporanea, consigliamo Pepenero, in cui lo chef-patron Mirko Giannoni, partendo da ottime materie prime del territorio, asseconda il ritmo delle stagioni con un pizzico di creatività; e senz’altro lo stellato Paca, a pochi passi dal centro storico, in cui lo chef Niccolò Palumbo, il pastry chef Gabriele Palumbo e il maître Lorenzo Catucci prediligono una cucina moderna, attenta alle materie prime di piccoli produttori locali.

Mani di chef con farina in primo piano

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Foto di Lidya Nada su Unsplash

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