Le statistiche dicono che gli italiani trascorrono in media più di due ore al giorno tra Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e altre piattaforme social. Ormai i social network hanno irrotto nella nostra vita quotidiana come un fiume in piena. Di più: come una deflagrazione nucleare. Hanno cambiato il modo di rapportarsi tra esseri umani, hanno incredibilmente velocizzato la comunicazione, ci hanno inondati d’immagini, informazioni e notizie, non sempre vere e attendibili, comunque valutabili.

Social Network senza confini: da anni un’ascesa costante che non rallenta

Vuoi mostrare a qualcuno la scena di un film che ti è piaciuta o inserire un tuo video personale? Et voilà: YouTube e/o Vimeo. E in tutto il mondo potranno visionare quel che hai ripreso. Ciò non significa che in molti lo guarderanno, ma la possibilità c’è. E la possibilità, la chance, l’America insegna, è la base imprescindibile per la riuscita di qualsiasi iniziativa. Senza nessuna chance, che senso ha anche solo darsi da fare?

Le statistiche dicono che le persone trascorrono in media più di due ore al giorno tra Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e altre piattaforme social. Ormai i social network hanno irrotto nella nostra vita quotidiana come un fiume in piena

Vuoi esprimere un tuo parere, una tua opinione, aprire una chat, pubblicizzare un tuo prodotto, una tua creazione, pubblicare foto, video, creare un diario personale in cui inserire le tue annotazioni? Ecco Facebook. Vuoi rendere il più efficace possibile la condivisione di foto o brevi video, in modo che siano viste dal maggior numero possibile di persone (followers)? Allora Instagram fa per te (800 milioni di utenti attivi ogni giorno), un’applicazione di straordinaria efficacia che in pochi anni ha superato Twitter, pur partito molti anni prima. Eh, potenza invincibile delle immagini.

Social Network, nuovi canali di comunicazione

Insomma, ce n’è per ogni gusto ed esigenza, anche se poi il fatto che i social network migliorino la nostra vita è tutto da dimostrare, così com’è sempre bene tener presente che l’abuso può portare a vere e proprie patologie fisiche come, ad esempio, irritabilità, eccessiva distrazione, secchezza degli occhi, problemi alle dita delle mani e alla schiena. Basti pensare che chi esagera col cellulare imprime al tratto cervicale della colonna vertebrale un carico di 27 chili di pressione, equivalente al peso d’un bambino di 7-8 anni.

Ma non dobbiamo nemmeno demonizzarli, sono semplici strumenti tecnologici, neutri in sé, e come tutti gli strumenti vanno usati con intelligenza, continenza e saggezza, per non rischiare di cadere nell’eccesso opposto. Nessuno demonizza il pane, elemento basilare della nostra dieta da millenni, ma se se ne mangiano due chili il giorno, be’, forse è meglio iniziare a rivedere qualcosa, no?

Le statistiche dicono che le persone trascorrono in media più di due ore al giorno tra Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e altre piattaforme social. Ormai i social network hanno irrotto nella nostra vita quotidiana come un fiume in piena

In altre parole, è bene per tutti imparare a convivere coi social network nel migliore dei modi, perché ormai sono parte integrante delle nostre vite e, a quanto pare, lo saranno ancora a lungo. Molto, molto, a lungo.

Digital 2018

La settimana scorsa è uscito Digital in 2018, il report che viene pubblicato ogni anno dalla collaborazione tra We Are Social e Hootsuite, e che fotografa nel modo più completo l’attuale situazione digital in Italia e nel mondo. Da qui sono state individuate 5 ragioni per le quali si pensa che i social network non ci abbandoneranno mai.

1. Mobile Addicted

Una ragione è che, senza dubbio, la maggior parte della gente è mobile addicted (dipendente da cellulare), e i social network vivono principalmente sul cellulare. Secondo quanto illustrato dal report Digital 2017, l’utente medio spende, ogni giorno, mediamente 2 ore e 19 minuti sulle piattaforme social. Il dato più significativo, però, è che più d’un terzo della popolazione mondiale accede a piattaforme social dagli smartphone.

L’Italia, tra l’altro, vanta il terzo posto nel mondo nell’uso di smartphone, dato che almeno l’85% della popolazione ne fa uso.

Le statistiche dicono che le persone trascorrono in media più di due ore al giorno tra Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e altre piattaforme social. Ormai i social network hanno irrotto nella nostra vita quotidiana come un fiume in piena

Il giorno di San Valentino & i social network

Racconto un piccolo aneddoto. Tommaso Baldassini, la sera di San Valentino, verso l’ora di cena, ha postato su Instragram delle belle foto scattate durante un evento al quale ha partecipato TuscanyPeople in qualità di organizzatrice e Rivista Online. Be’, nell’arco di pochi minuti sono state apprezzate e condivise da quasi 2.400 followers (con like) dei 53.000 Followers acquisiti in meno di due anni. E questo in un momento clou in cui tutti c’immaginiamo lui e lei, al ristorante, a tenersi per la manina e a guardarsi negli occhi, non certo a consultare lo smartphone. Impressionante, no?

2. Parole, parole, parole

Un’altra ragione è che alla maggior parte delle persone piace conversare sui social network. Non a caso, tra le prime 5 piattaforme social più diffuse, 2 sono di messaging: Whatsapp e Facebook Messenger. In assoluto, il 51% della popolazione mondiale online usa applicazioni di messaging dai propri device. Questo ovviamente perché la comunicazione risulta più diretta, veloce e alla pari. Testi, emoticon, audio, video, foto, ci si può sbizzarrire in ogni modo, si possono creare gruppi di condivisione per tema, per lavoro, per amicizia, con una facilità sconcertante che fino a pochi anni fa era impensabile.

Le statistiche dicono che le persone trascorrono in media più di due ore al giorno tra Facebook, Instagram, Twitter, YouTube e altre piattaforme social. Ormai i social network hanno irrotto nella nostra vita quotidiana come un fiume in piena

3. Multitasking

Una terza ragione è che moltissimi sono naturalmente multitasking. È nella natura umana sfarfallare qua e là, e così si fa tra Instagram, Facebook, Twitter o Snapchat, magari rispondendo in contemporanea a più messaggi su più piattaforme. In ogni modo, anche in questo caso, andateci piano, perché è dimostrato che chi trascorre troppo tempo sui social network diventa meno elastico nel passare da un mansione all’altra, si distrae più facilmente, e perde efficienza mnemonica.

4. Relazioni virtuali

Una quarta ragione è che molti amano le relazioni virtuali sui social network. C’è una sensazione di maggior libertà, minore inibizione, più forza e sicurezza nel rapportarsi col prossimo, chiunque egli sia. E a quanto pare tutto ciò dovrebbe anche valere per la ricerca del partner, dal momento che i social darebbero modo di approfondire il rapporto nascente prima di lanciarsi in rischiose avventure.

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5. Nuove dipendenze

Infine, la quinta e ultima ragione che riassume, purtroppo, le altre quattro, è che la maggioranza della gente è dipendente dai social network. Ora, a noi questa ragione, più che una causa sembra un effetto, comunque per snocciolare un po’ di dati illuminanti: nel mondo, più di 2.8 miliardi di persone utilizzano social almeno una volta al mese. In Italia il 52% della popolazione accede, mensilmente, a piattaforme social, contro una media globale del 37%.

Un dato estremamente interessante riguarda Facebook: il 74% degli italiani che hanno un profilo FB, lo usano ogni giorno, contro una media globale del 55%, e questo testimonia come rispetto ai paesi esteri usiamo meno piattaforme, ma con maggiore frequenza. Sempre considerando il nostro paese, gli utenti mensili di FB sono 30 milioni attivi, di cui 28 milioni accedono da mobile; mentre vengono registrati 24 milioni di utenti attivi al giorno, di cui 23 da mobile. Che numeri, eh?

Se andiamo su Vincos Blog, il noto blog di Vincenzo Cosenza, importantissimo personaggio del mondo digital, troviamo che Facebook, che ha ormai superato la soglia dei 2 miliardi di utenti mensili unici, è il social network preferito in ben 152 dei 167 paesi analizzati, ossia il 91% dei territori del pianeta, avendo ormai contagiato (usa questo termine) quasi tutto il continente africano. Gli unici antagonisti, FB li trova solo in Odnoklassniki – OK.ru, che ha 71 milioni di utenti attivi al Mese – e VK – in precedenza noto come VKontakt, con 97 milioni di attivi al mese – entrambi leader in 7 paesi dell’ex blocco sovietico, e QZone in Cina.

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Facebook

Anche nel caso di TuscanyPeople, Facebook è indispensabile. Dei nostri 75.233 followers, molti amano inviarci messaggi d’ogni tipo a cui rispondiamo sempre volentieri, considerandoli il primo, basilare, riconoscimento a tutti gli sforzi che produciamo con grande amore e passione. Da questa duttile piattaforma pubblicizziamo notizie, informazioni, articoli di particolare interesse, iniziative interessanti, non ultime le nostre ormai famose cene segrete, social per definizione, tanto che la maggioranza dei partecipanti ci hanno contattato e si sono iscritti proprio grazie a FB.

Instagram e Twitter

Sempre sul podio mondiale, anche se staccati, nelle 57 nazioni che Vincenzo Cosenza è riuscito ad analizzare, c’è lotta a colpi di pixel tra Instagram, al secondo posto in 23 paesi, e Twitter, presente in 22 paesi. Il primo, quest’anno, è cresciuto fino a 800 milioni di utenti mensili, mentre il secondo pur crescendo di poco (ora ha 330 milioni di utenti) ha strappato 12 nazioni al network delle immagini.

In Italia utilizzano Instagram 14 milioni di utenti attivi al mese, 8 milioni attivi al giorno divisi quasi pariteticamente tra i due sessi. Se ancora non ci seguite su

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Per concludere, possiamo dire che un uso moderato dei social network sia consigliabile. Non devono diventare i nostri idoli ma neppure i nostri demoni. Sono mezzi utilissimi a conoscere e a conoscersi meglio, a mantenersi in contatto, a condividere esperienze ed emozioni. Senza mai trascendere nella dipendenza.

Se ancora non ci seguite su Instagram o su Facebook oggi è la volta di iniziare, non ne rimarrete delusi/e.

Buoni social network a tutti!

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Vieri Tommasi Candidi
Scrittore & Ambassador of Tuscany
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