Capalbio, in provincia di Grosseto, è il comune toscano più a sud della regione. Il suo nome deriverebbe da Caput Album o Campus Albus e sarebbe dovuto agli alabastri bianchi tipici del luogo. La sua storia è ricca cultura e ferventi movimenti artistici, tanto da guadagnarsi l’appellativo di Piccola Atene.

Capalbio, il comune più a sud della Toscana

Capalbio, in provincia di Grosseto (mappa) è il comune toscano più a sud della regione. Il suo nome deriverebbe da Caput Album o Campus Albus e sarebbe dovuto agli alabastri bianchi tipici del luogo; il suo stemma, infatti, è costituito sin dal medioevo proprio da una testa albina. Nel Quattrocento, a questo simbolo si aggiunse quello del leone senese.Capalbio, in provincia di Grosseto, è il comune più a sud della Toscana. Ricco di storia e cultura, capitale della Maremma, è chiamato la Piccola Atene.

In realtà, la storia di Capalbio risale a molto prima del Medioevo. Sappiamo che il territorio fu abitato dagli Etruschi ma i primi documenti su questa città ci raccontano che nell’805 il castello di Capalbio venne donato da Carlo Magno all’Abbazia dei Santi Anastasio e Vincenzo alle Tre Fontane. Capalbio passò poi nel XII secolo agli Aldobrandeschi e nel secolo successivo entrò a far parte dei domini di Orvieto.

In seguito Capalbio visse sotto il dominio della Repubblica di Siena un periodo molto fiorente. I secoli successivi videro la città passare di mano in mano: prima gli Spagnoli, poi i Medici, poi ancora gli Austriaci e i Borboni. Una storia, insomma, molto tormentata, testimonianza dell’importanza strategica di questo insediamento. D’altro canto, questo susseguirsi di dominazioni favorì un notevole sviluppo artistico-culturale della città, tanto da guadagnarsi l’appellativo di “La piccola Atene“.Capalbio, in provincia di Grosseto, è il comune più a sud della Toscana. Ricco di storia e cultura, capitale della Maremma, è chiamato la Piccola Atene.

Le doppie mura di Capalbio

Splendido borgo medievale, Capalbio è tutta circondata dalle antiche mura, vero e proprio belvedere sulla città e sulle colline circostanti. Il doppio circuito murario offre la possibilità di percorrere gran parte degli antichi camminamenti di ronda. La prima cinta muraria nacque per volere degli Aldobrandeschi tra l’XI e il XII secolo, a scopo di difesa e avvistamento.

Solo nel Quattrocento, la Repubblica di Siena decise di aggiungere un ulteriore ordine di mura più esterno e la Porta Senese dove è ancora visibile la lapide del 1418 che ricorda l’evento. Dalle mura, è splendida la vista sulla Rocca aldobrandesca, nel cuore del centro storico e su tutta la vallata coperta di macchia mediterranea. E’ questo l’ultimo lembo della Maremma Toscana, di cui, si può dire, Capalbio è la vera capitale.

 

Capalbio capitale della Bassa Maremma Toscana

La Rocca di Capalbio è situata nel punto più alto della città ed è costituita dall’antica torre quadrangolare cui è stato addossato, in epoca rinascimentale, il palazzo signorile Collacchioni.

Sotto la dominazione senese, la Rocca divenne uno degli avamposti più a sud della Repubblica. Molto interessante, nell’area costiera del comune di Capalbio, è il Forte di Macchiatonda, chiamato anche Torre o Casale di Macchiatonda. Costruito dagli Spagnoli nel Seicento a scopo difensivo, il fortino aveva funzioni di avvistamento dissimulate sotto sembianze di casa residenziale. Dismesso all’inizio dell’Ottocento, il Forte cadde poi in disuso.

 

Le Chiese di Capalbio e le dogane pontificie

Nella piccola Atene anche le chiese non lasciano delusi chi ama l’arte e l’architettura: a partire dalla Chiesa di San Nicola, edificata nel XII secolo, che conserva ancora affreschi d’epoca medievale e rinascimentale. La chiesa presenta uno splendido connubio di elementi romanici, gotici, e rinascimentali: un vero tesoro artistico Made in Tuscany.Capalbio, in provincia di Grosseto, è il comune più a sud della Toscana. Ricco di storia e cultura, capitale della Maremma, è chiamato la Piccola Atene.

Molto interessante è anche l’Oratorio della Provvidenza, che conserva degli affreschi del XVI secolo attribuiti al Pinturicchio. Novecentesche, invece, sono la Chiesa del Cuore Immacolato, in stile neoromanico, la Chiesa di Santa Maria Goretti e la Chiesa del Sacro Cuore di Gesù.

Altra testimonianza interessante della storia della piccola Atene toscana è costituita dalle dogane pontificie, ubicate sul confine meridionale del territorio di Capalbio, dove anticamente si trovava il confine tra il Granducato di Toscana e lo Stato della Chiesa. Lungo la via Aurelia, in località Chiarone, troviamo il Palazzo del Chiarone, edificio con quasi cento stanze, un appartamento papale, le stalle e una prigione. Presso Pescia Fiorentina troviamo una seconda sede doganale, Villa del Fontino, che oggi è stata restaurata e trasformata in un agriturismo.

 

Il Giardino dei Tarocchi

Ma quando si parla di Capalbio, non si può non parlare anche della splendida natura che la circonda, dal verde lussureggiante dell’entroterra all’azzurro trasparente del suo mare: la città è stata premiata con le cinque vele da Legambiente – Touring Club Italiano ed è la prima posizione nella Guida Blu di Legambiente.Capalbio, in provincia di Grosseto, è il comune più a sud della Toscana. Ricco di storia e cultura, capitale della Maremma, è chiamato la Piccola Atene.

Meraviglioso è anche il Giardino dei Tarocchi, un parco artistico di due ettari in località Garavicchio, ideato dall’artista franco-statunitense Niki de Saint Phalle. L’artista, affascinata dal Parc Guell di Antoni Gaudì a Barcellona, ha popolato il parco con statue coloratissime ispirate agli arcani dei tarocchi: dal 1998, queste statue affascinano e impressionano i numerosi visitatori che decidono di scoprire questo posto magico, sospeso nel tempo e nello spazio.

 

Eventi culturali

Chi visita la piccola Atene d’estate può godere anche degli eventi che arricchiscono la proposta culturale del territorio. Primo fra tutti, il Capalbio Cinema International Short Film Festival, inaugurato da Michelangelo Antonioni nel 1994 e giunto ormai alla XX edizione: una panoramica sul cortometraggio d’autore italiano e internazionale che anima il luglio capalbiese in piazza Magenta.Capalbio, in provincia di Grosseto, è il comune più a sud della Toscana. Ricco di storia e cultura, capitale della Maremma, è chiamato la Piccola Atene.

Chi ama la lettura, invece, non può perdere Capalbio Libri, manifestazione dedicata al piacere della lettura, che permette ai lettori di incontrare e confrontarsi con tanti scrittori.

Insomma, Capalbio è una vera perla della Toscana: arte, storia e bellezze naturali sono davvero di casa nella capitale della Maremma.

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