Mentore, speaker, founder della Community Donne 4.0, Darya Majidi ti travolge con il suo entusiasmo, quello di una donna per le donne. Da esperta di intelligenza artificiale a imprenditrice con una Laurea in Informatica e una smisurata passione per i diritti femminili.

Sorellanza Digitale, il nuovo libro di Darya Majidi

Menzionata da “D di La Repubblica tra le “100 Donne che stanno cambiando il mondo“, Darya Majidi afferma: «Invito a valorizzare al meglio due giacimenti, le donne e i giovani. I tempi sono maturi per la trasformazione digitale».

In questo articolo, la founder “Community Donne 4.0” ci parla del suo nuovo libro «Sorellanza Digitale – Femminismo 4.0 tecnologico e inclusivo per una nuova alleanza tra donne e uomini».

Darya Majidi, autrice del nuovo libro "Sorellanza Digitale"

Che cosa significa credere nella ‘sorellanza digitale’ per Darya Majidi?

Darya Majidi: “Il libro è uno strumento di riflessione per il raggiungimento di empowerment, di consapevolezza su temi cardine di un movimento internazionale che dovrebbe portare tutte le donne e gli uomini ad avere maggiore consapevolezza. Nessun paese al mondo ha chiuso il gender gap, con le tecnologie possono essere accelerati i tempi che oggi sono maturi affinché le donne raggiungano una leadership mondiale. La ‘sorellanza digitale’ è una call to action, delle donne (e agli uomini) per dire ‘ce la facciamo’! L’unione fa la forza“.

Qual è il rapporto fra scienza e mondo femminile, e più in generale, sullo stato dei diritti delle donne nella società contemporanea?

Darya Majidi: “I dati ci dicono che le donne nelle scienze (farmacia, biologia, medicina) ci sono e ormai in numero superano gli uomini ma non sono in posizioni apicali. Le donne invece mancano in contesti quali ingegneria e informatica, quando è proprio l’informatica che sta plasmando il mondo.

A livello globale solo il 14% della forza lavoro tech è femminile, gli uomini di fatto stanno controllando il mondo. È fondamentale che le donne siano nelle STEM perché sono percepite come materie ‘da maschi’, mentre non lo sono, non sono materie aride, sono – al contrario – molto vive. Il mio invito è saper usare le piattaforme sociali, saperle creare e per farlo devi aver delle conoscenze, degli studi che sono bei mestieri e anche ben remunerati!

Darya Majidi, autrice del nuovo libro "Sorellanza Digitale"

In Italia secondo i dati ISTAT sull’occupazione il mercato del lavoro si sta modificando in senso più favorevole alle donne. La componente femminile è decisamente aumentata ma persiste una diffusa “segregazione”, cioè veri e propri “silos” professionali che separano uomini e donne.

Perché?

Darya Majidi: “Penso che nel breve termine sia fisiologico: le donne si sono avvicinate da poco al mondo del lavoro, perché la società patriarcale ci diceva che la donna deve stare a casa, diventa però patologico se non agiamo per abbattere i muri di questi silos. I dati ci dicono che la maternità allontana dal lavoro (durante il lockdown si stima che 37mila neo mamme abbiano lasciato il posto di lavoro). Queste persone al termine della maternità non riescono più a rientrare nel mondo del lavoro per carenza di supporti e servizi“.

Luca Salvetti, Sindaco di Livorno, in occasione della presentazione del tuo secondo libro, si è dichiarato a sostegno di una giunta tutta al femminile.

Come giudichi il gender gap nella nostra Regione?

Darya Majidi: “Esiste, basta pensare che a Livorno non c’è mai stato un sindaco donna, mai un presidente donna della nostra regione: ancora oggi in Toscana, culla del Rinascimento e della cultura, si pensa che solo gli uomini abbiamo le caratteristiche per governare la città.

Mi auguro che questi ruoli siano coperti da donne, ‘la sindaca’ nell’immaginario collettivo è molto importante. Le donne sono presenti in quelle imprenditorie più legate al terziario, alla cultura, artigianato, mancano donne imprenditrici di prima generazione.

In Italia sono pochissime le imprenditrici. Le imprenditrici mamme ancora meno. Per questo motivo voglio dare visibilità al libro, al role model, alla community, per far vedere che si può fare, che ci sono donne che riescono a conciliare la vita familiare con la propria passione“.

Partecipanti del congresso Donne 4.0 organizzato da Darya Majidi

#whitewednesdays dà alle donne una piattaforma dove denunciare e affermare pubblicamente il diritto di scegliere il proprio abbigliamento contro le stringenti regole imposte dal governo iraniano, sfidando il regime islamico che impone il velo. Le ‘Infoladies‘ sono un gruppo di giovani donne bengalesi coraggiose con la missione di portare conoscenza ai villaggi più poveri del Bangladesh rurale, paralizzati ai margini del progresso tecnologico. Questi e tanti altri sono esempi di voci fuori dal coro che portano idee semplici ed innovative.

Che cosa ne pensi?

Darya Majidi: “Questi progetti pionieristici stanno scrivendo il futuro e possono accelerare il raggiungimento di libertà ed equità. Dobbiamo avere la consapevolezza che le donne a livello mondiale non sono trattate bene, ci sono degli stati misogini che per legge non rispettano ai diritti esistenziali, ci sono paesi in cui la donna non è libera, non ha il diritto di espressione, il primo principio dei diritti esistenziali non è rispettato.

Questi hashtag e progetti hanno svegliato molto le coscienze, anche sul discorso del razzismo, oggi puoi riprendere una violenza e condividerla in tempo reale, le tecnologie sono armi potentissime per dar voce a cose che non vanno bene e condividerle pubblicamente. L’unione di tante reti che poi diventa una rete internazionale. La community Donne 4.0 in Italia rappresenta le #fem4action per creare a livello mondiale un movimento trasversale, è una goccia nell’oceano che può creare un cambiamento, con le tecnologie come acceleratore, per darsi voce, creare empowerment“.

 

Le professioni del futuro richiedono competenze digitali che molti ancora non hanno: cosa provocherà il digital mismatch?

Darya Majidi: “A livello globale si dice che il mercato del lavoro sarà più flessibile, precario e valorizzerà chi avrà competenze specifiche, resilienza e capacità di capire che le cose cambiano, il re-skill digitale sarà sempre più orientato verso una valorizzare delle competenze. Il Covid-19 ci ha portato a capire che la presenza fisica non è importante, si lavorerà non più per compiti ma per obiettivi“.

Il tuo CV è un ricco bagaglio di competenze ed esperienze. Ricordi il momento più difficile che hai affrontato??

Darya Majidi: “Personalmente devo molto alla mia Laurea in Informatica che mi ha insegnato una serie di mondi, prima programmazione, poi capacità commerciale, poi competenze comunicative, poi il coordinamento delle persone. Mi è servito molto il mio Master in Economia quindi la capacità di leggere un bilancio, in ottica life long learning, l’ho preso mentre ero mamma e allattavo!

Nel 2011 ero assessore al Comune di Livorno, abbiamo perso 11.000 posti di lavoro, è stato un momento che mi ha insegnato che gli tsunami della vita colpiscono anche chi non se lo merita, l’importanza della resilienza è fondamentale, circondarsi di persone di fiducia, familiari e non, vivere le esperienze finite male come prove non come fallimenti. La vita è sinusoidale, ci sono momenti in cui sei all’apice, altri in cui avere la capacità di essere grati, condivide gioia e prosperità con gli altri, avere il coraggio e la lungimiranza di dire: ‘passerà’, non esiste una vita rose e fiori!“.

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Darya Majidi, autrice del nuovo libro "Sorellanza Digitale"

Darya Majidi, che cosa ti aspetti da #fem4action?

Darya Majidi: “Ho il presentimento che diventerà una cosa importante, ci vorrà tempo, se ci metto tutta l’energia che ho. La Commissione Europea mi ha chiamata e sono stata selezionata come testimonial per la settimana “Vocational Education and Training”, e il mio video sarà proiettato a Bruxelles. Mi rendo contro che il tema tecnologia – donna è un tema internazionale, ora è il momento di parlare, andrò anche 2 mesi negli USA per lanciare la versione inglese del libro ‘Connected sisterhood’“.

Ti senti Toscana?

Darya Majidi: “Sono felice che il destino mi abbia portata a vivere in Toscana, la adoro, penso che sia una delle regioni più belle al mondo, qualità di vita e bellezze unica!

A maggior regione faccio un invito a valorizzare al meglio due giacimenti: le donne e i giovani! Non possiamo vivere sono del passato, dobbiamo investire in una nuova alleanza fra pubblico e privato, fra grandi imprese e piccole imprese, altrimenti rischiamo di perdere grandi opportunità“.

Ehi tu, sì proprio tu che ci leggi, abbattiamo la quarta parete, dài, quella che divide il film dallo spettatore: diventa protagonista, consigliaci un personaggio, un Imprenditore, una grande donna come Darya, raccontacelo/a, e magari noi lo racconteremo. Che ne dici? Scrivici a [email protected] o lasciaci un commento sui nostri canali social, ti ricontatteremo.

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