3 / 3 – Il Chianti, un territorio unito e forte che guarda avanti

Expo Chianti Classico 2023, un’edizione dedicata ai 250 anni di vita istituzionale della comunità grevigiana

L’edizione 2023 dell’Expo Chianti Classico, dedicata quest’anno ai 250 anni di vita istituzionale della comunità grevigiana – ha sottolineato l’assessore alla cultura Giulio Saturnini -, si è presentata come un viaggio nel bicchiere ricco di cultura. La rassegna si è articolata su un programma particolarmente nutrito di momenti di degustazioni e di proposte culturali caratterizzato da varie forme di intrattenimento e music street che si sono alternate nel centro storico di Greve e nell’area della piscina. Un approccio produttivo e un modello di coinvolgimento della comunità su cui l’Expo Chianti Classico ha scommesso estendendo il proprio raggio di interesse e intensificando l’attività di promozione in favore delle potenzialità enogastronomiche e culturali del territorio”.

Questa bella vetrina internazionale ha restituito ancora una volta l’immagine di un territorio unito e forte che vuole guardare avanti con l’idea di farsi interprete e portavoce delle esigenze e delle vocazioni di un’unica importante realtà vitivinicola, il Chianti Classico, cuore verde della quarta regione più visitata d’Italia.

Per approfondire: Greve in Chianti e Montefioralle: antichi borghi toscani

Statua del Gallo Nero a Greve in Chianti

Molte le personalità toscane presenti

La rassegna è stata presenziata dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dall’assessore regionale Stefania Saccardi, dal sindaco di Firenze Dario Nardella, dal presidente del Consorzio Vino Chianti Classico, Giovanni Manetti, dalla direttrice del Consorzio Vino Chianti Classico, Carlotta Gori, e da tutti i sindaci del Chianti Classico. 

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Strutture ricettive

La Pietra Del Cabreo (lussuoso relais di charme a Greve); Villa La Petraia (affascinante e antica villa nel centro storico di Panzano); Villa Bordoni (una villa patrizia con splendide camere e suite); Castello la Leccia (borgo medievale restaurato con castello dell’XI° secolo); Agriturismo Borgo Il Bonagino (un borgo in pietra di grande suggestione).

Ristoranti

Vitique (a Greve, una sferzata di modernità nella zona fiorentina del Chianti); Osteria di Passignano (1a stella Michelin, parte dell’universo Antinori, il giovane chef mantiene un solido legame col territorio e col vino, pur non disdegnando tecniche moderne); Albergaccio di Castellina (vi si celebra la cucina toscana adattata al gusto contemporaneo); Osteria 1126 (ai fornelli una giovane coppia appassionata propone piatti legati ai prodotti del territorio interpretati in chiave attuale); Antica Macelleria Cecchini – Solociccia (da uno dei più celebri macellai d’Italia la ciccia la fa da padrona).

Tavolo al ristorante Borgo San Jacopo a Firenze

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