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5 / 5 – I grandi imprenditori che hanno investito nel vino in Toscana

Atlas Invest e Ferragamo a Montalcino

Poggio Antico, una delle più belle aziende del territorio di Montalcino, con 35 ettari a vigneto (di cui 28 a Brunello), è stata acquisita nel 2017 dalla compagnia belga Atlas Invest, fondata nel 2007 da Marcel van Poecke, e attiva soprattutto nel settore dell’energia e del real estate.
Rosewood Castiglion del Bosco, fondato da Massimo e Chiara Ferragamo, è una tenuta di 2.000 ettari, con 900 anni di storia alle spalle, che comprende anche una tra le più storiche cantine produttrici di Brunello di Montalcino.

E ancora, Louis Camilleri, ex big boss di Altria Group, holding di Philip Morris, ha rilevato a Montalcino la tenuta Il Giardinello; mentre La Porta Vertine di Gaiole in Chianti, dal 2006, è degli imprenditori americani Dan ed Ellen Lugosh; e la cantina Capannelle è di James B. Sherwood, fondatore del gruppo Orient – Express Hotels.

Mentre Richard Parsons, ex ad della Time Warner, ha acquistato la tenuta Il Palazzone a Montalcino; e Soleya International Corporation di Panama – già proprietaria, in Francia, di vigneti e chateau a Bordeaux – è proprietaria della Tenuta Oliveto, a due passi dalla millenaria Abbazia di Sant’Antimo.

Per approfondire: Abbazia di Sant’Antimo: lo spirito della Val d’Orcia che si eleva di bellezza

Ci fermiamo qui, sicuri che manchino ancora diversi nomi importanti nella lista, ma anche certi di avervi trasmesso l’idea di quanto la Toscana in generale, e quella del vino in particolare, riesca ad attrarre investitori straneri di altissimo profilo.

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Foto di copertina jose alfonso sierra su Unsplash

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Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi

Scrittore & Ambassador of Tuscany