Le parole del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt

La mostra è frutto di oltre un decennio di ricerche che hanno visto, tra l’altro, la riscoperta del pittore ebreo Jona Ostiglio, attivo nel Seicento alla corte dei Medici. Le sue opere sono esposte in questa occasione, che continua idealmente le grandi mostre degli Uffizi ‘Firenze e l’Islam’ del 2018, e ‘Tutti i colori dell’Italia ebraica’, che nel 2019 ha attirato circa un milione di visitatori. In un momento storico che vede nuove ondate di antisemitismo cinico e odio razziale contro gli ebrei, è particolarmente importante rendere il grande pubblico partecipe delle sofferenze degli ebrei nella nostra città durante i tre secoli di esistenza del ghetto. Ma è ancor più fondamentale rendere noto il contributo ebraico alla cultura fiorentina e italiana, nonostante tutte le difficoltà”.

Le parole del presidente delle Comunità Ebraiche Italiane Noemi Di Segni

Questa mostra è un affaccio importante sulla condizione di segregazione che ha caratterizzato tre secoli dell’Italia ebraica, ed evidenzia quanto la cultura sia osmotica e attraversi anche le separazioni; al contempo lascia il punto interrogativo su quanto avremmo tutti potuto sviluppare nella massima libertà e riconoscimento della presenza ebraica a Firenze, così come altrove. Domanda alla quale oggi abbiamo le risposte della presente intensa collaborazione e fruttuosa condivisione di saperi, arti e valori che continueremo assieme a difendere”.

Ghetto ebraico a Firenze, la piazza con il pozzo

Dove dormire e mangiare a Firenze a gennaio

Hotel

Portrait Firenze (5 stelle boutique Hotel di lusso della Lungarno Collection, con suite vista Arno in stile elegante e raffinato); NH Collection Firenze Palazzo Gaddi (hotel 5 stelle in uno storico palazzo cinquecentesco, un tempo residenza di John Milton: meravigliosi gli affreschi e i decori); Palazzo Castri Boutique Hotel (lussuoso boutique hotel 4 stelle superior, ambiente raffinato tra il classico e il moderno); Hotel Calimala (art hotel di lusso dove l’eleganza classica si fonde col design moderno); Hotel Bernini Palace (lussuoso hotel 5 stelle in un Palazzo del XV secolo, tutte le camere sono in parquet e sontuosamente arredate con magnifici pezzi d’antiquariato).

Ristoranti

Nugolo (il giovane e talentuoso chef propone piatti contemporanei dai tocchi fantasiosi e dai prodotti altamente stagionali); Trattoria Bibe (anche Montale immortalò nei suoi versi questa trattoria, gestita dalla stessa famiglia da quasi due secoli: piatti tipici della tradizione toscana, come zuppa di ceci e funghi, ma anche pollo o coniglio fritti); Zeb (nel delizioso quartiere di San Niccolò, antica gastronomia trasformata in originale ristorantino familiare: tagliatelle al cinghiale, trippe, peposo, zuppa e bollito); Io Osteria Personale (qui tutto si concentra sulla cucina creativa e personalizzata che sfugge ai cliché della tradizione fiorentina da trattoria); L’Ortone (bistrot in stile toscano, adiacente al mercato di Sant’Ambrogio: tranne qualche citazione di territorio, predilige preparazioni fantasiose su temi italiani, partendo da ingredienti stagionali).

Ristorante Nugolo, a Firenze in via della Mattonaia

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Fonte foto Ghetto ebraico: www.visitjewishitaly.it |

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