Al Parco Archeologico Città del Tufo ad aprile iniziano le suggestive visite guidate

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2 / 3 – Parco Archeologico Città del Tufo: un’esperienza che non si dimentica

Il tufo qui è causa ed effetto del territorio selvaggio dalla storia incredibilmente affascinante

La roccia tufacea è il tratto che più caratterizza l’intera area. Il territorio si presenta frastagliato in enormi speroni di tufo intagliati da vani rupestri un tempo abitati e ancora oggi impiegati come magazzini o ricovero per attrezzi agricoli. Sempre al tufo è strettamente collegata la storia di questo lembo di Maremma collinare. Questo materiale ha infatti permesso, nel corso delle epoche, alle antiche popolazioni preistoriche, etrusche e medioevali di sfruttare e modellare il territorio edificando necropoli, tagliando la roccia per costruire vie di comunicazione, scavandola per creare tombe, colombari, abitazioni e molto altro.

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L’eccezionalità delle vie cave

Se tuttavia le interessantissime necropoli etrusche caratterizzano la maggioranza del territorio toscano e dell’Alto Lazio, la cosa veramente straordinaria nel territorio dei Borghi del Tufo sono le Vie Cave. Si tratta di affascinanti tragitti viari – che TuscanyPeople ha percorso anche di notte, esperienza estremamente suggestiva che consigliamo a tutti i nostri lettori – scavati a cielo aperto dentro le colline di tufo. Queste incredibili strade non hanno paragoni con altre civiltà del mondo antico. Tanto che la loro reale funzione è tuttora oggetto di studio, pur avendo dato adito nel tempo a molte diverse ipotesi. Tra queste: canali per convogliare le acque piovane dai pianori alle valli, semplici vie di comunicazione, passaggi strategici studiati contro i nemici, sentieri cerimoniali, e altre.

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Informazioni sull'autore

Tommaso Baldassini

Publisher, Blogger & Ambassador of Tuscany