Vi raccontiamo la vera storia di San Valentino: romantica ricorrenza nata dall’intreccio tra storia antica, cristianità ed un (immancabile) tocco di magia…

San Valentino: romantica storia, mera leggenda, festa o moda?

Dopo una giornata di lavoro, nonostante il freddo ma con un tempo fantastico ed un cielo rimasto per tutto il giorno di un azzurro purissimo decido, prima di tornare a casa, di fare un giretto in centro, a Firenze. Incontro per caso un’amica alla quale chiedo di fare un po’ di strada insieme, per fare due chiacchiere.

Dopo aver parlato di lavoro e delle nostre famiglie, che si conoscono da anni, il discorso cade sulle nostre situazioni sentimentali sulle quali sorvoliamo volentieri tutti e due… Passiamo per via della Vigna, dove i negozi stanno preparando le vetrine, che guardiamo volutamente “di sfuggita”: tra pochi giorni è San Valentino..!!

La vera storia di San Valentino: tra leggenda, riti pagani e mito ecco la storia di San Valentino

Per curiosità le chiedo se sa l’origine della festività di San Valentino che oramai è diventata, se non globale, di sicuro interesse internazionale. Lei mi dice di aver sempre saputo che l’argomento ha un misto tra storia e leggenda. Iniziamo dalla storia…

La storia di San Valentino

La sua origine si identifica con il tentativo della Chiesa cattolica di ”cristianizzare” il rito pagano della fertilità. Per gli antichi romani, infatti, febbraio era il periodo in cui ci si preparava alla stagione della rinascita ed iniziavano i festeggiamenti dei “Lupercali”, per tenere i lupi lontano dai campi coltivati. I nomi di uomini e donne che adoravano questo dio venivano inseriti in un’urna e poi mischiati; quindi un bambino estraeva i nomi di alcune coppie che per un intero anno avrebbero vissuto in intimità, affinché il rito della fertilità fosse concluso.

I padri precursori della Chiesa, decisi a porre fine a questa pratica, che veniva ritenuta immorale, vollero trovare un santo degli innamorati per sostituire il vizioso “Lupercus“. Nel 496 d.C. Papa Gelasio annullò la festa pagana stabilendo che venisse seguito il culto di San Valentino: un martire che, consacrato vescovo della sua città natale di Terni, diventò il protettore dell’amore in tutto il mondo.

La vera storia di San Valentino: tra leggenda, riti pagani e mito ecco la storia di San Valentino

Aggiunge la mia interlocutrice che è considerato il patrono degli innamorati poiché si narra sia stato il primo religioso ad aver celebrato l’unione fra un legionario pagano e una giovane cristiana e che un giorno, (San) Valentino, sentendo passare vicino al suo giardino due giovani fidanzati che stavano litigando, andò loro incontro con in mano una rosa che gli dette in regalo; qualche tempo dopo, la coppia, chiese proprio a lui la benedizione del loro matrimonio.

Quando la vicenda si diffuse molti decisero di andare in pellegrinaggio dal Vescovo di Terni il 14 di ogni mese: il giorno dedicato alle benedizioni. Poi la data è stata ristretta solo a febbraio perché in quel giorno, del 273 d.C., San Valentino morì.

La leggenda di San Valentino

L’opinione un po’ più “leggendaria“, mi dice sempre lei, è data dall’associazione con l’amore romantico: anche se la questione sulla sua origine è controversa. Una tra le tesi più accreditate vedrebbe, quella di “San Valentino“, introdotta come festa degli innamorati grazie al circolo di Geoffrey Chaucer (1343 – 1400), che nel suo poema “Parlamento degli uccelli” associa la ricorrenza al fidanzamento di Riccardo II d’Inghilterra con Anna di Boemia. In ogni caso in Francia e in Inghilterra, durante il Medioevo, si riteneva che a metà febbraio iniziasse l’accoppiamento degli uccelli: evento che si prestava a far consacrare il 14 febbraio come la “festa degli innamorati“.

Aperitivo Romantico, Cena.. speciale..?? O entrambi..??

La vera storia di San Valentino: tra leggenda, riti pagani e mito ecco la storia di San Valentino

Senza accorgercene siamo arrivati in Piazza della Repubblica e decidiamo di sederci un momento per continuare a parlare; essendo ritornati a conversare delle nostre vicende sentimentali, al fine di non appesantire l’argomento, per un attimo le chiedo di ipotizzare dove andrebbe volentieri a festeggiare… (aahhh..!! scorgo uno sguardo leggermente “assassino” nei suoi occhi…) ma per la vera voglia di celebrare l’amore… e non per moda..!!

Chi inizia..??” Le chiedo (facendo il vago…)

Lei mi dice: “Prova a conquistarmi..!! in fondo è pur sempre la Festa degli innamorati..!!” Sorrido maliziosamente e lei, capendo, mi dice: “…per scherzo, ovvio, siamo quasi fratelli… poi tanto dopo tocca me..!!” (e mi viene da sorridere di nuovo!!)

Vabbè“, le dico, “allora, iniziamo”.

La vera storia di San Valentino: tra leggenda, riti pagani e mito ecco la storia di San Valentino

San Valentino a Firenze: aperitivo romantico

E qui c’è solo l’imbarazzo della scelta…Le dico: “O al roof garden dell’hotel vicino Borgognissanti, da dove si gode di una vista fantastica dei Lungarni; o al Volume di Piazza Santo Spirito, o al classico Rifrullo, in San Niccolò.

…E te..??” chiedo io…; mi dice: “allora… sempre per un aperitivo tête-à-tête: o al Rivalta, sui Lungarni; una buona scelta potrebbe essere lo Slowly, vicino via Calzaiuoli; oppure…. all’Odeon Bistrot: in Piazza Strozzi.

Devo ammettere” le dico “che le Tue scelte sono molto più particolari ed eleganti delle mie..”.

(…vediamo se recupero con una cena particolare e romantica, penso io….)

San Valentino in Toscana: cena romantica

La vera storia di San Valentino: tra leggenda, riti pagani e mito ecco la storia di San Valentino

…per una bella cena ti porterei: o al Ristorante S. Elisabetta, dell’omonimo hotel, sito al primo piano della torre: location di una bellezza inimmaginabile o al Battibecco, all’Impruneta; maaa… per farti una piccola, vera, sorpresa, ti porterei a Forte dei Marmi: in un ristorantino con vetrata da dove si vede il mare, tipo Il Trabucco o in un posto caldo ed accogliente come il Buonamico!!

Con queste possibilità mi hai sorpreso“, mi dice: “chapeau..!! Ora devo riprendermi….

Allora io: o da Cammillo, in Borgo san Jacopo; anche a Pistoia da Rafanelli si sta molto bene: lì però non potresti venire in jeans, come piace a te (ehehe… mi fa ridicchiando..!!) oppure, se proprio… proprio voglio fare colpo… al Paese dei Campanelli, a Barberino Val d’Elsa.

Touchè“, le dico: “anche le tue sono state ottime scelte, pur se stavolta non hanno, rispetto a quelle dell’aperitivo, un gap così superiore al mio..!! ciò che conta… comunque… non è solo la location, ma soprattutto la compagnia…!!” diciamo quasi contemporaneamente; entrambi convinti che se ci si ama non lo si è o non si fanno certe cose solo per la ricorrenza di San Valentino, che per molti è solo una moda, ma in virtù di un sentimento che deve essere ravvivato tutti i giorni… per non decretare, sennò, l’inesorabile fine di qualsiasi amore.

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