2 / 3 – Toscana dei misteri: alla scoperta di una terra arcana

I mitici Argonauti sbarcarono all’Isola d’Elba!

All’Isola d’Elba la spiaggia delle Ghiaie, nelle vicinanze di Portoferraio, si chiama così perché formata da bellissimi, tondeggianti, ciottoli bianchi, caratterizzati però da striature e macchioline nero-blu. Il mare in quel tratto è molto suggestivo proprio perché il colore dei sassi sul fondale permette all’acqua di assumere delle nuance cangianti che vanno dal turchese al blu cobalto, oltre a essere alla base di un’incantevole leggenda.

Per comprenderla dobbiamo però tornare indietro di qualche millennio e ricordare il mito degli Argonauti, un gruppo d’una cinquantina d’impavidi greci che, sotto la guida di Giasone, intrapresero un avventuroso viaggio a bordo della nave Argo alla riconquista del vello d’oro. Approdati nel loro periglioso tragitto fino alle ostili terre della Colchide (l’attuale Georgia), secondo alcuni autori classici, tra i quali Diodoro, si narra che avessero fatto tappa anche in un’isola chiamata Aethalia, ossia l’attuale Isola d’Elba, e precisamente sulla spiaggia delle Ghiaie. Stremati dal duro viaggio, infatti, si racconta che una volta scesi a terra si sarebbero detersi il sudore coi sassi bianchi e porosi della spiaggia macchiandoli di gocce nero-blu e rendendoli così particolari.

L'azzurra acqua della spiaggia delle Ghiaia all'Isola d'Elba

L’olivo della strega a Magliano

Appena fuori dalle mura del delizioso borgo di Magliano in Toscana, nella Maremma Grossetana, si erge un olivo antichissimo di 3.500 anni, con un fusto di ben 8,5 mt di circonferenza e un’altezza di 10, tanto che si dice che sotto le sue fronde sia entrata l’intera filarmonica del paese (40 elementi) esibendosi in un indimenticabile concerto.

Un olivo talmente eccezionale da essere eletto dimora di una strega per i suoi riti sabbatici. Si narra infatti che lei gli ballasse intorno e che per seguirne i movimenti l’albero avrebbe assunto il suo aspetto contorto. Ed ecco anche perché nella notte di San Giovanni tutte le streghe maremmane, insieme a fauni e centauri, si ritrovavano davanti al mitico ulivo a celebrare il solstizio d’estate.

A pagina 3 nuovi misteri di una Toscana che non finisce mai di stupire

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