I vitigni internazionali si sono da tempo affermati in Toscana, dando vita a grandi vini: scopriamo i migliori Merlot in purezza toscani

Il Merlot e il taglio bordolese

Il Merlot è un vitigno a bacca nera originario della Gironde, nel Sud-Ovest della Francia, e in particolare dell’area di Bordeaux, da cui si originano  – in uvaggio coi Cabernet – alcuni dei più prestigiosi vini mondiali. Nella maggior parte delle zone vinicole del pianeta il Merlot è quasi sempre accompagnato dal Cabernet Sauvignon, con cui forma un assemblaggio noto come Taglio Bordolese. I due vitigni s’integrano perfettamente: il primo conferisce al vino il suo frutto pieno e maturo, il secondo, più tannico, è maggiormente raffinato e longevo. Nel Bordolese è consuetudine, secondo le zone, aggiungere alla composizione del vino una percentuale di Cabernet Franc che, oltre a una componente fruttata, gli dona piacevoli sensazioni erbacee e vegetali.

Donna che tiene in mano un bicchiere di vino rosso con un bellissimo paesaggio italiano sullo sfondo in una giornata di sole. Vista dalla finestra.

Il Merlot in Toscana

In Italia il Merlot è giunto alla fine dell’Ottocento, in Friuli-Venezia Giulia, per poi diffondersi velocemente in Veneto e in Trentino-Alto Adige, zone in cui questo vitigno ha trovato condizioni ambientali ideali, anche se ormai è diffuso in molte altre regioni. In Toscana, ad esempio, il Merlot domina in tutta la zona tirrenica, soprattutto nei suoli argillosi della Val di Cornia e di Bolgheri, dove si trova a essere una componente fondamentale dei celebri Supertuscans, basati anch’essi sul Taglio Bordolese. Famosi sono anche i vini prodotti nella zona della Cortona DOC.

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Tommaso Baldassini Editore
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