A Poppi fino a gennaio 2024 si può visitare la suggestiva mostra interattiva “Michelangelo rapito, capolavori in guerra dagli Uffizi in Casentino”

1 / 3 – Il ritorno da Firenze al Casentino delle opere trafugate dai nazisti

A volte ritornano. Parliamo di una bella storia, quella di capolavori artistici che durante la Seconda Guerra Mondiale trovarono rifugio e salvezza al Castello di Poppi, e che adesso rifanno lo stesso identico percorso grazie alla mostra “Michelangelo rapito, capolavori in guerra dagli Uffizi in Casentino”, che proseguirà fino al 28 gennaio 2024 e che ricostruisce la perigliosa vicenda che vide protagoniste centinaia di opere d’arte custodite agli Uffizi e nei vari musei fiorentini, dapprima messe in salvo, poi trafugate dai nazisti, e infine recuperate.

Vista di Poppi dall'alto e del Casentino

Michelangelo rapito

Ma perché Michelangelo rapito? La curatrice Alessia Cecconi spiega che la notissima Maschera di Fauno attribuita a Michelangelo è la misteriosa protagonista della mostra sulle vicende che legarono indissolubilmente il Casentino e il patrimonio artistico fiorentino durante la Seconda Guerra Mondiale.

Purtroppo la maschera, trafugata dai nazisti dal Castello di Poppi nell’agosto del ’44, non è mai stata ritrovata, nonostante sia stata ricercata per decenni, ma proprio per questo è stato portato avanti il progetto, per restituire alla comunità e ai visitatori del castello una suggestiva pagina di storia che vale la pena conoscere.

Ingresso del Castello di Poppi in Casentino a primavera

I capolavori sono di nuovo a Poppi e a Camaldoli

Il Castello di Poppi, insieme al monastero di Camaldoli e a Villa Bocci di Soci, divennero, fra il 1940 e il 1944, i preziosi custodi che protessero le opere d’arte dalle mire del nemico. Il progetto espositivo racconta infatti una tormentata, ormai leggendaria, storia di salvezza per centinaia d’opere d’arte tra le più famose al mondo, ma al contempo offre l’emozionante esperienza di una mostra immersiva e interattiva, insieme alle opere stesse tornate in via eccezionale all’interno del Castello per incontrare i visitatori.

Ma quali furono i capolavori salvati nel Casentino? Scoprilo a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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