3 / 3 – Alla scoperta della Lucchesia: experience gastronomiche e degustazione di vini Montecarlo Doc

La Montecarlo DOC

La domenica mattina, dopo una bella colazione in albergo, io e Valentina ci dirigiamo curiosi nella Montecarlo DOC, in cui illuminati viticoltori, già alla fine dell’Ottocento, integrarono i vitigni tradizionalmente coltivati con altri di origine francese, quali il sauvignon, il semillon, il merlot, il cabernet franc e il cabernet sauvignon dal Bordolese, il roussanne e il syrah dal Rodano mentre, dalla Borgogna, i pinot bianco e grigio, realizzando così un armonico blend tra i vini autoctoni e le uve cosiddette migliorative di origine francese.

Per approfondire: Le Doc della Lucchesia: un territorio vario che produce vini d’impronta francese

Due bicchieri di vini bianchi Montecarlo DOC

La Tenuta del Buonamico

La nostra tappa odierna è l’ottima Tenuta del Buonamico. La nostra bella esperienza inizia con un interessante tour della tenuta tra le vigne poste sulle ondulate colline che caratterizzano la zona. In seguito visitiamo la cantina, l’area delle barrique, la sala della spumantizzazione, mentre ci vengono fornite informazioni e cenni storici sull’azienda vinicola e sulle tecniche di vinificazione utilizzate.

L’area di degustazione

Il nostro tour si conclude nell’area di degustazione, in cui ci deliziamo coi vini della Tenuta abbinati a una selezione gastronomica di salumi e formaggi. In particolare, grazie alla Formula che abbiamo scelto – Vini Riserve Speciali – degustiamo quattro vini: per primo lo spumante Inedito Particolare Brut Rosé, da uve sangiovese e syrah, spumantizzato secondo il metodo Charmat.

Quindi ci viene versato nel calice il semi-aromatico M.I.O. Viognier IGT Toscana. Un viognier in purezza, dal profumo intenso, floreale, con note di frutta. Interessanti la freschezza agrumata, la vivace mineralità. Il retrogusto è piacevolmente amarognolo.

Per approfondire: Wine Safari in Toscana, una nuova, suggestiva, tendenza

La linea di produzione di vini della Tenuta del Buonamico, in Lucchesia

Poi è il turno de il Vasario IGT Toscana, pinot bianco in purezza. Dal profumo molto intenso, complesso, con sentori floreali, l’invecchiamento in tonneau di rovere francese per otto mesi gli conferisce un palato ampio, ben strutturato, molto equilibrato, con finale morbido e long lasting.

Infine assaggiamo il supertuscan Cercatoja IGT Toscana, un blend di sangiovese, syrah, cabernet sauvignon. Ha un profumo intenso con note di frutta scura, di fiori e cacao. Al palato, buona struttura, così come notevoli sono l’eleganza e la profondità. La trama tannica è evidente, ma al contempo rotonda, non eccessiva.

Alla fine della nostra bellissima esperienza, io e Valentina lasciamo la Lucchesia con gli occhi pieni di bellezza e la bocca soddisfatta da ottimi vini.

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