24 Agosto 2021 2021-12-21T10:20:21+01:00 Val d’Era, non solo la Piaggio: storia, arte, e bellezza lungo il fiume che le dà il nome TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: Cosa visitare in Valdera bellissimo territorio toscano alle porte di Pisa, ricco di antichi borghi e sede del suggestivo Teatro del Silenzio Qualche cenno storico sulla Veldera Il paesaggio della Valdera: dolci colline e corsi d’acqua Cosa vedere in Valdera, tra antichi borghi e campi di grano Lari Palaia Bientina Buti Lajatico Il Museo della Piaggio a Pontedera Prodotti tipici della Valdera Cosa vedere in Valdera, bellissima terra toscana alle porte di Pisa La Val d’Era, o Valdera, è quella porzione di territorio in provincia di Pisa che si sviluppa tutt’intorno al fiume Era. Si tratta di un corso d’acqua lungo circa 50 km che nasce vicino a Volterra e sfocia nell’Arno nei pressi di Pontedera. Il termine Valdera è nato abbastanza di recente, più o meno nel secolo scorso, per la volontà di unificare, almeno sul piano concettuale, i comuni di questa zona insieme a quelli appartenenti geograficamente all’area del Valdarno Inferiore e a due comuni delle Colline di Lari. Oggi, i comuni della Valdera sono 14, mentre il centro principale della regione è Pontedera. Qualche cenno storico sulla Valdera L’idea della “Valdera” è più antica del suo nome ufficiale. Nel XV secolo, infatti, la Repubblica di Firenze costituisce il Vicariato di Lari che viene denominato “Delle Colline e Valdera”. S’intende per Colline di Lari quell’estremo lembo di terra lucchese compreso tra Val di Cascina, Val di Tora e Zannone. Nel corso del XX secolo, poi, l’identità della Valdera si forma insieme alla crescente importanza economica e amministrativa di Pontedera, città su cui la popolazione della Valdera, e di gran parte delle Colline di Lari, gravita per beneficiare dei servizi amministrativi e scolastici, sanitari e industriali. Una qualche corrispondenza con la Valdera attuale è stata ritrovata nel periodo medioevale, quando la consorteria/clan dei Cadolingi controllava varie località tra Bientina e le Colline di Lari. Negli anni ’50 del Novecento il Movimento-Comunità promosso da Adriano Olivetti insieme a intellettuali locali, intendendo portare in questa parte della Toscana le idee di autogoverno, federalismo, democrazia responsabilizzante già sperimentati nel Canavese, cercò di trasformare la Valdera in un’entità di autogoverno di tipo cantonale. Tuttavia, la scomparsa di Adriano Olivetti e del suo Movimento-Comunità fece ben presto naufragare il progetto che rimase tale. Nel 2008 la Valdera ha poi ottenuto un riconoscimento “politico”, quando i 9 comuni della zona hanno originato l’Unione dei Comuni. Il paesaggio della Valdera: dolci colline e corsi d’acqua La morfologia del paesaggio della Valdera è connotato da sinuose colline intervallate da piccoli corsi d’acqua, ed è il risultato di un’intensa attività agricola ininterrotta fin dall’antichità. Il territorio conserva gran parte delle proprie origini contadine. La campagna è lavorata con cura, i frutteti dominano in pianura, mentre le colline sono dipinte dagli oliveti, dai filari di viti e dai casolari delle numerose aziende agricole produttrici di vino, olio, frutta, nonché girasoli e grano. Gli habitat naturali sono ricchi di fauna selvatica, pinete e boschi secolari che nel succedersi delle stagioni ammantano il panorama di colori suggestivi. La Valdera è un territorio toscano molto variegato dove gli amanti della natura possono scoprire divertenti percorsi trekking o avventurarsi in escursioni a cavallo o in bicicletta sulle strade panoramiche che si snodano tra poderi e borghi ricchi di pievi, testimonianze storiche e opere d’arte. Cosa vedere in Valdera, tra antichi borghi e campi di grano La Valdera è senz’altro ricca di cose da vedere, tra cui alcuni borghi molto suggestivi. Lari Di origini etrusche, ne costituisce il cuore il possente Castello dei Vicari, in cima alla collina, circondato da un doppio giro di mura, al centro delle quali si erge, su un maestoso basamento scarpato, quanto rimane dell’antico edificio. Il primo nucleo del castello probabilmente risale all’Alto Medioevo, ma la struttura attualmente visibile è della prima metà del Seicento. Alla rocca si accede da una rampa di 95 scalini. Nel piazzale della fortificazione spicca il Palazzo Pretorio con la facciata ancora ricoperta dai numerosi stemmi dei vari podestà succedutisi in Lari. Il cortile è dotato anche di una cappella. Interessante, inoltre, passeggiare tra i vicoli del borgo, e scoprire il loggiato e la chiesa di Lari, la prepositura di San Leonardo e di Santa Maria Assunta. Palaia Dalla rocca si gode un panorama mozzafiato, mentre il borgo conserva un tratto di cinta muraria a merlatura ghibellina. Da visitare le sue chiese romaniche, come quella di Santa Maria o S. Andrea, costruita su un tempio romano preesistente dedicato al dio Saturno. Appena fuori dal paese, ecco l’imponente pieve romanica di San Martino, con la facciata in pietra e il resto interamente in cotto, oggi location di matrimoni e concerti di corali. Bientina Bientina è un buon punto di partenza per chi voglia esplorare il Monte Pisano e la Valdera.Nel centro del paese, da segnalare la Chiesa di Santa Maria Assunta, il Museo di Arte Sacra, il Museo Etrusco e la Chiesa di San Girolamo in cui è allestita una mostra permanente sulla storia del territorio. Senz’altro interessante è il Bosco Tanali, sul lato occidentale del Padule di Bientina, alle pendici del Monte Pisano. L’area boschiva si estende per circa 153 ettari e comprende una varietà di ambienti molto significativi dal punto di vista naturalistico. Da visitare, infine, nella Piazza dei Borghi, ogni quarto fine settimana del mese, il tradizionale e variopinto mercatino dell’antiquariato. Buti Di probabile origine romana, il borgo di Buti giace sulle pendici orientali del Monte Pisano e sulle rive del Rio Magno, immerso tra boschi di pini e castagni. Oltre alla nota Villa Medicea che si erge nel cuore del paese, sono da visitare Castel Tonini, la chiesa romanica di San Francesco e quella dell’Ascensione, raggiungibile risalendo da Buti lungo la via dei Molini, la strada che porta verso il Monte Serra e che un tempo vedeva la presenza di diversi mulini ad acqua. Lajatico Antico centro di origine longobarda, Lajatico fu in passato un castello dei Conti Pannocchieschi, quindi del vescovo di Volterra, prima di essere conquistata da Pisa e poi da Firenze.Negli ultimi anni il nativo Andrea Bocelli e il suo famoso Teatro del Silenzio ne hanno fatto una meta internazionale. Altro vanto del territorio è l’imponente Rocca di Pietracassia, anch’essa di epoca longobarda, considerata uno degli esempi di architettura altomedievale più importante dell’intera Toscana. Un’ulteriore meta da segnalare nelle immediate vicinanze è senza dubbio Orciatico, in cui il nucleo storico conserva una rocca dalla cui torre si gode una splendida vista della Valdera e dei Monti Pisani. Oltre che per l’interessante osservatorio astronomico, Orciatico è anche nota per due mulini a vento costruiti alla fine del Seicento e ancora in buono stato. Per gli appassionati di geotermia è doverosa una visita alla mofeta di Borboi, area caratterizzata da fenomeni derivanti dall’emissione di anidride carbonica e oggetto di ricerche condotte dal CNR. Il Museo della Piaggio a Pontedera Molto suggestivo il Museo della Piaggio, l’azienda che intreccia la sua storia con quella di Pontedera. Il Museo, ricavato in una vecchia fabbrica dell’impresa, permette di scoprire la storia e l’evoluzione della Vespa, lo scooter più famoso d’Italia, oltre ai modelli più anziani, quelli più creativi, le pubblicità, le linee da corsa e da lavoro. 👉 Leggi anche: Curiosità sulla Toscana: 5 storie che forse non tutti conoscono Prodotti tipici della Valdera Tra i prodotti tipici della Valdera segnaliamo la patata di Santa Maria a Monte, le ciliegie di Lari, le fragole di Terricciola, i Liquori Morelli, e la nozza di Calcinaia, tipico dolce locale che ricorda il più noto brigidino di Lamporecchio. Cari amici e care amiche della Valdera, siamo felici oggi di aver parlato di questo bel territorio toscano. Segnalateci cosa manca per voi d’imperdibile che sicuramente, per esigenze di spazio, abbiamo dovuto tralasciare. Scriveteci, qui sotto, su Facebook, su Instagram, aiutateci a diffondere la vostra bella terra nel mondo. 📍 PER APPROFONDIRE: Il Teatro del Silenzio in Toscana Vicopisano: un capolavoro del Brunelleschi tra l’Arno e il monte Calci e la sua Certosa Monumentale nella Val Graziosa alle porte di Pisa La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreVieri Tommasi CandidiScrittore & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/cosa-vedere-in-valdera-toscana/" width="100%" count="on" num="3"]