Vita e opere di Filippo Lippi, uno dei maestri della pittura rinascimentale fiorentina, le cui opere sono conservate nei più grandi e importanti musei del mondo

1 / 3 – Filippo Lippi, un genio che viene dopo la generazione del Masaccio

Molte le influenze sull’arte di Filippo Lippi

Fra Filippo di Tommaso Lippi è stato, con Beato Angelico e Domenico Veneziano, il principale pittore attivo a Firenze della generazione successiva a quella del Masaccio. Dopo un periodo iniziale di stretta aderenza masaccesca, pur arricchita da spunti tratti dalla vita reale, come nelle opere coeve di Donatello e Luca della Robbia, Lippi si orientò via via verso uno spettro più ampio d’influenze che comprendeva anche la pittura fiamminga.

Il suo stile si sviluppa verso la predominanza della linea di contorno ritmica

Successivamente il suo stile si sviluppò verso una predominanza della linea di contorno ritmica su tutti gli altri elementi, grazie a figure snelle, in pose ricercate e dinamiche, su sfondi scorciati arditamente in profondità. La sua concezione dalla pittura, nell’età laurenziana, divenne primeggiante in area fiorentina, costituendo le basi su cui in seguito pittori come Botticelli avrebbero creato la propria poetica figurativa.

Affresco di Filippo Lippi nella Cappella Strozzi nella Chiesa di Santa Maria Novella a Firenze

La nascita e i voti

Filippo di Tommaso Lippi nacque a Firenze nel 1406 dal beccaio (macellaio) Tommaso di Lippo e da Antonia di ser Bindo Sernigi, che morì di parto. A due anni fu affidato, insieme al fratello Giovanni, a monna Lapaccia, sorella del padre. All’età di otto anni, nel 1414, venne inserito col fratello dai frati carmelitani del vicino convento del Carmine. L’8 giugno del 1421 Filippo prese i voti, mantenendo lo stesso nome di battesimo.

Scopri come evolve il percorso artistico di Filippo Lippi a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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