Il Pozzo che fissa il cielo: il nuovo libro di Vieri Tommasi Candidi

3 / 3 – “Il pozzo che fissa il cielo”: una citazione da un grande poeta

Vieri, mi dici del titolo un po’ criptico: cosa significa e che attinenza ha con la storia raccontata?

“Il titolo è estrapolato da un capolavoro della letteratura mondiale, Il libro dell’inquietudine, di Fernando Pessoa. Il suo pensiero per intero recita così: «Noi non ci realizziamo mai. Siamo due abissi: un pozzo che fissa il Cielo». Quando lo lessi rimasi abbacinato: è l’uomo in tutta la sua estensione, mi dissi, l’inferno interiore e la costante ricerca del paradiso”.

Che non trova mai.

“Mai. O solo per rari, brevi, istanti di estasi.“

Bello, ma cosa c’entra col tuo romanzo?

“Nel mio romanzo Clelia, uno dei protagonisti, amante di Pessoa, a un certo punto dice del suo adorato Giorgio che era un meraviglioso, profondissimo, pozzo che fissava il cielo, e che aveva avuto il coraggio di continuare a fissarlo anche nell’abisso più profondo: quello della guerra. Ecco Giorgio per me è il simbolo dell’uomo che, nonostante tutto, evolve, innalzandosi sopra l’orrore come un angelo terrestre: senza ali, solo armato di amore.”

Vieri, il tuo romanzo è uscito presso Rogiosi Editore, giusto?

“Sì, un’ottima casa editrice di Napoli che sta investendo molto sulla narrativa di qualità e che mi ha onorato della sua attenzione. Non è ancora certo, ma potrebbe anche essere presentato al Salone del libro di Napoli che si pone come contraltare, al sud, di quello di Torino.”

Schermata della piattaforma digitale di vendita di Rogiosi Editore

Ultima domanda: dove lo possiamo acquistare?

“Presso il sito della casa editrice, sulle piattaforme digitali abilitate, e in qualsiasi libreria italiana. Ma mi permetto di dare un consiglio a tutti: compratelo su Amazon. È rapido, sicuro, con Prime non c’è il costo della spedizione, in un giorno te lo consegnano a casa. Adesso il grosso delle vendite si svolge lì, ed è sempre lì che si possono trovare la maggioranza delle recensioni”.

Grazie, Vieri, per l’interessante chiacchierata.

“È stato un piacere.”

In bocca al lupo per il tuo libro.

“Crepi”.

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Foto di copertina: Justin Dream su Unsplash