A tu per tu con Andrea Lonardi, il secondo Master of Wine italiano

3 / 3 – A tu per tu con Andrea Lonardi, il secondo Master of Wine italiano

Toscana, terra di vino da sempre. Le qualità che più apprezza

Unisce cultura, diversità, grandi territori vitivinicoli, potenziale qualitativo, immagine sui mercati internazionali e famiglie di grande successo che stanno investendo molto.

Andrea Lonardi secondo Master of Wine italiano

Con quale vino abbinare una Bistecca alla fiorentina?

Un Chianti Classico ad alte rese, un Brunello di Montalcino ‘Poggio al Granchio’ ,fatto sugli scisti di galestro, oppure un Nobile di Montepulciano fatto sulle argille piene di carbonato di calcio. La fiorentina richiede il Sangiovese che viene da determinati posti con tannino molto angolare che permette di pulire il grasso della chianina.

La sfida dei cambiamenti climatici. Come affrontarla?

Sicuramente tutti dobbiamo fare qualcosa nel quotidiano, avere un comportamento diverso. C’è da dire che i cambiamenti climatici che si sono manifestati fino ad oggi sono stati molto interessanti, in Toscana e Valpolicella ad esempio. Non si può pensare che esista una sola ricetta, ci sono una serie di pratiche su cui poter lavorare: il miglioramento genetico, la riscoperta delle biodiversità, i portainnesti, l’irrigazione. Non avremo a disposizione riserve d’acqua come nel passato, dobbiamo cambiare forme di allevamento, dobbiamo cambiare le cantine perché non possiamo neanche più utilizzare l’energia come nel passato. L’importante, a mio avviso, è applicare la ricerca in vigneto pensando alla fertilità dei suoli e in cantina ad un vero risparmio energetico, mentre molte volte siamo influenzati per poterlo comunicare.

Per approfondire: Vini francesi e toscani sono poi così distanti? Bordeaux e Bolgheri dicono di no

Tenuta Lonardi, di Andrea Lonardi secondo Master of Wine italiano

I 3 consigli per la ristorazione del secondo Master of Wine italiano

Il vino italiano avrà sempre un debito di riconoscenza nei confronti della ristorazione, se oggi abbiamo successo nei mercati internazionali è grazie alla cucina italiana. L’Italia esprime i più importanti chef al mondo, all’interno di un ristorante italiano chiunque sa che si mangia bene e si beve bene. A Londra, nelle più importanti location al mondo come NOBU, The Ritz, Locanda Locatelli, ci sono italiani, abbiamo risorse molto importanti che vanno incoraggiate e gestite lavorando sul metodo. Dobbiamo viaggiare e portare in giro il lifestyle italiano che è convivialità, mangiare bene e bere bene. Nel mio percorso all’inizio c’era chi non ci credeva. Noi abbiamo creato l’Italian Way To Become a Master Of Wine, perché l’Italia porta qualcosa di diverso, qualcosa che fa parte della nostra cultura.

Se ti è piaciuta l’intervista condividila su FB e seguici su IG per non perderti nessuna curiosità sulla Toscana.