Michele Lorenzetti, agronomo dell’anno per la Guida “Vini di Vignaioli Artigiani” 2024

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3 / 4 – La biodinamica è una pseudoscienza o qualcosa di più?

E allora mi dica: come mai la biodinamica, nonostante si stia affermando in maniera importante anche presso grandi produttori, viene ancora trattata dalla comunità scientifica come una pseudoscienza al limite della stregoneria?

“Facciamo l’esempio del corno letame. – il cornoletame, o preparato 500, lo ricordiamo, è costituito da letame di vacca infilato nel cavo di un corno di vacca. Il corno, una volta riempito, viene sotterrato per lasciarlo trasformare durante l’inverno. Il composto viene recuperato quando ormai si è trasformato in humus e ha perso l’odore del letame, acquisendo quello nobile del sottobosco. Viene allora distribuito, miscelato e diluito con acqua (in gergo: dinamizzato), con lo scopo di incrementare la fertilità e l’attività biologica del terreno (ndr) – È emerso, dagli studi che le dicevo, che il cornoletame possiede tutta una sua giustificazione microbiologica in forza della quale si ha una successione di sviluppo di comunità microbiologiche all’interno del corno stesso che saranno preziosissime una volta distribuite sul campo.”

Per approfondire: Le aziende biodinamiche toscane e il colore che ne rappresenterà la biodiversità

Il discorso rischia di diventare un po’ troppo tecnico

“Infatti mi fermo qui. La invito però a pensare al cornoletame come a un crogiuolo di biodiversità, molto potente anche dal punto di vista della biostimolazione. Inoltre i 200 gr per ettaro di questo preparato che si usano distribuire nel campo si armonizzano coi numeri della natura secondo i nostri studi già pubblicati e tranquillamente consultabili da chiunque.”

Perché tutti questi pregiudizi verso la biodinamica allora? Scoprilo a pagina 4

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Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi

Scrittore & Ambassador of Tuscany